Manutenzioni stradali una grave carenza molte buche nelle strade

NAPOLI.

Uno dei cattivi costumi che indossano le amministrazioni comunali è quello marcato “mancato investimento della metà dei proventi dei  verbali”. L’articolo 208 IV Co del Codice della Strada, infatti, recita: “Una quota pari al 50 per cento dei proventi spettanti agli enti di cui al secondo periodo del comma 1 è destinata: a) in misura non inferiore a un quarto della quota, a interventi di sostituzione, di ammodernamento, di potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’ente; b) in misura non inferiore a un quarto della quota, al potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12; c) ad altre finalità connesse al miglioramento della sicurezza stradale, relative alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, all’installazione, all’ammodernamento, al potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade, alla redazione dei piani di cui all’articolo 36, a interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti deboli, quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti, allo svolgimento, da parte degli organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici finalizzati all’educazione stradale…….e a interventi a favore della mobilità ciclistica”.

Con quello che mediamente pagano gli italiani, 1,2 miliardi di euro dovrebbero essere investiti in sicurezza stradale ogni anno. Invece, i Comuni spendono in merito solo il 15% degli incassi, con risultati evidenti per chi come noi percorre ogni giorno in sella le strade comunali. Voragini, asfalto liscio, ostacoli in piena carreggiata, segnaletica assente, incroci pericolosi, sono parte delle insidie che quotidianamente attentano alla nostra incolumità. Il bello è che per le amministrazioni inadempienti in materia di manutenzione stradale, non sono previste sanzioni. Parcheggi con la ruota fuori luogo? Multa con obbligo di camminare scalzi sui ceci per cento metri. Il Sindaco e la giunta non spendono quanto dovuto per manutentare una strada groviera? Chi se ne frega.

Insomma, per le istituzioni siamo solo dei limoni da spremere attraverso tasse di possesso inique, balzelli su premi assicurativi esorbitanti, accise sui carburanti dal sapor di Moet Chandon, tasse per lo smaltimento degli oli esausti e degli pneumatici neanche fossero scorie nucleari, pedaggi autostradali uguali a quelli dei Suv. Limoni che quando, giustamente, pagano per aver commesso un’infrazione al Codice della Strada, vorrebbero, altrettanto giustamente, quello che la legge prevede. Limoni spremuti, invece, che devono ringraziare Dio se la propria passione ed esigenza di mobilità, li riporta a casa sani e salvi, nonostante i pericoli presenti sulle nostre strade. Un limoncello? No, grazie, mi basta l’amaro….

ALFREDO DI COSTANZO

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