L´indimenticabile Gilles Villeneuve è un punto
Il volo di quel corpo inanimato l’ha semplicemente consegnato in anticipo alla leggenda. L’approccio a ‘Terlamenbocht’, la curva del bosco del circuito di Zolder, avviene ai duecento e più chilometri orari, Joseph Gilles Henri Villeneuve sta rientrando ai box dopo l’ultimo assalto alla Pole ma è tanto più veloce di Jochen Mass che lo precede in pista. Il tedesco non lo vede negli specchietti, chiude la traiettoria per entrare in curva, la Ferrari numero 27 del franco canadese gli è però già dentro, le ruote si toccano, il pilota della Rossa vede solo il cielo. Questione di un attimo, un maledetto battito di ciglia e Gilles entra nella storia, volando. Ciao.
Oggi, trent’anni dopo, anche gli organizzatori del “Giro” ricordano il Piccolo Grande Uomo. L’Aviatore è stato un “Girino”. Aveva partecipato alla Grande Corsa nel 1979. Una significativa prestazione al volante di una Lancia Beta Montecarlo Alitalia, affiancando Walter Rohrl e Christian Geistdorfer. Col suo spettacolare modo di guidare, Villeneuve contribuì alla vittoria che l’inedito equipaggio ottenne, anche se gli annali non riportano l’affermazione in quanto fu squalificato: Rohrl infatti utilizzò un tratto autostradale per limitare i danni di un ritardo in un trasferimento.