Campioni per un giorno il successo di un sorriso La solidarietà è impegno e spesso sacrificio. Ma anche e soprattutto gioia. Se ne sono accorti alla BSA World quando sono stati chiamati a collaborare all’organizzazione di “Campioni per un giorno”

Campioni per un giorno il successo di un sorriso
 
La solidarietà è impegno e spesso sacrificio. Ma anche e soprattutto
gioia. Se ne sono accorti alla BSA World quando sono stati chiamati a
collaborare all’organizzazione di “Campioni per un giorno” manifestazione
giunta alla quarta edizione, organizzata dall’UGI (Unione Genitori Italiani)
per regalare una giornata di spensieratezza ai piccoli pazienti che fanno
riferimento al day hospital di onco-ematologia pediatrica dell’ospedale
Regina Margherita di Torino diretto dal professor Adalberto Brach del
Prever.
“È stata un’esperienza bellissima oltre che interessantissima”
commentano in BSA World “che ci ha posto di fronte a problematiche che mai
avevamo affrontato nel corso della nostra esperienza di organizzatori di eventi
incentive e di corsi di guida sicura”. Come sempre, prima di ogni evento, in
BSA World si sono esaminate tutte le problematiche che sarebbero potute
insorgere nel corso dell’evento, discutendone con Federico Bracotti, al quarto
anno di organizzazione dell’evento e quindi profondo conoscitore della
manifestazione. “Dopo aver pianificato tutto abbiamo capito che i numeri non
sarebbero stati quelli previsti da una telefonata del comando della Guardia di
Finanza.
 
Infatti le Fiamme Gialle, che sostengono nella logistica l’UGI e
numerose altre associazioni di volontariato, ci hanno comunicato che
avrebbero messo a disposizione un pullman per il trasporto dei bambini dal
Regina Margherita alla pista del kartodromo di Moncalieri. Se c’era la
necessità di un pullman significava che i partecipanti sarebbero stati ben più
numerosi di quelli previsti. Ma come si può negare un sorriso ad un
bambino?”. In effetti sabato pomeriggio i bambini presenti sono stati una
settantina, accompagnati dai loro genitori e dalle loro famiglie, costringendo
BSA World a modellare il timing della giornata in base al cresciuto numero dei
partecipanti. “Un altro imprevisto, se vogliamo chiamarlo così, è stato
l’eccezionale afflusso di piloti. Avevamo previsto 15 vetture da competizione
che si alternassero in pista e 15 vetture storiche da esposizione per dare un
tono al paddock.
 
Alla fine le vetture sono state più di 50 e tutte sono scese in
pista”. Tutto ciò è stato possibile grazie anche alla professionalità di Andrea e
Marina del Club dei Miles, l’associazione che cura la pista del kartodromo di
Moncalieri, che hanno saputo velocizzare al massimo le operazioni di ingresso
ed uscita pista e la preparazione degli equipaggi nel paddock. E così nel
primo pomeriggio di sabato, sotto un sole sahariano, alla tenda hospitality della
BSA World si effettuavano le registrazioni dei piccoli campioni, mentre
Andrea, Marina e alcuni responsabili dell’UGI si industriavano a mettere in
fila le vetture, far salire i bambini sul sedile di destra, allacciare bene le cinture
di sicurezza; per i più piccoli l’operazione è più complessa. Loro sono
velocissimi come saette a prendere posizione, ma sono le loro mamme ed i
loro papà, che li debbono prendere in braccio ad avere difficoltà a trovare una
sistemazione. Ed alle 15.30 in punto, proprio come da programma il
lunghissimo serpentone si muove guidato da Roberto Rolfo, il vice
campione del mondo di motociclismo, seguito dalle tre Abarth ufficiali.
 
Un giro in parata trionfale, mentre sugli spalti qualcuno ha i lucciconi per la
commozione, poi i piloti mettono in atto la loro furbizia. Percorrono lentamente
il tratto misto del circuito, poi si lanciano a fionda nel tratto veloce del circuito,
facendo provare l’ebbrezza della velocità (in tutta sicurezza però) ai loro piccoli
passeggeri. Da quel momento tutto scorre ad altissima velocità. Esibizioni di
kart e super motard, la gara di abilità dei bambini, giri in pista ed altri giri di
pista, mentre Roberto Rolfo, arrivato con una vagonata di pupazzi, magliette e
cappellini, si sloga il polso a firmare autografi ed a farsi fotografare assieme ai
suoi piccoli tifosi.
 
“Una giornata che ci ha arricchito molto” dicono in BSA. “Non solo
umanamente, ma anche professionalmente. Eravamo abituati ad organizzare
eventi scanditi cronometricamente da un orologio inappellabile. Siamo
abituati a gestire un numero preciso di persone che si muovono secondo logiche
ben precise. Questo evento ci ha insegnato a lavorare cercando di preparare
tutto in precedenza a tavolino nel migliore dei modi, ma essendo preparati a
stravolgere tutto sul campo. Però siamo stati ripagati alla grande. Vedere la
gioia e la determinazione dei bambini mentre salivano e scendevano dalle
macchine, mentre si facevano fotografare con Roberto Rolfo, è stata una
soddisfazione ed una gioia impareggiabile. Speriamo di aver regalato loro un
piccolo sorriso. Loro, sicuramente, ne hanno regalato uno grande a noi”.
 
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