Buona, anzi ottima la prima. Mai frase fu più azzeccata se riferita alla prima prova del Trofeo Tre Stagioni di gimkane, la nuova serie voluta fortemente dalla neonata G&G Racing con l’intenzione di riportare la disciplina agli onori della cronaca

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TROFEO TRE STAGIONI: BUONA LA PRIMA!

Buona, anzi ottima la prima. Mai frase fu più azzeccata se riferita alla prima prova del Trofeo Tre Stagioni di gimkane, la nuova serie voluta fortemente dalla neonata G&G Racing con l’intenzione di riportare la disciplina agli onori della cronaca, soprattutto nella provincia di Cuneo, che negli ultimi tempo ha perso un numero elevato di competizioni (Rally di Alba e Rally di Carmagnola in primis) ma che da sempre trasuda passione motoristica.

Il trofeo, articolato su 3 gare, si è aperto in una splendida giornata di sole a Canale d’Alba, dove sul circuito di quasi 1 km disegnato all’interno dei parcheggi della ditta Autotrasporti Casale Renato si sono sfidati una trentina di piloti, davanti ad un pubblico a tratti davvero strabordante.

Gli spunti, agonistici e non solo, sono stati tanti. A partire dalla lotta infuocata per la prima posizione assoluta, che ha visto fin dal mattino tre piloti scambiarsi la posizione, staccando in modo abbastanza netto tutto il resto del gruppo. I piloti in questione sono la famiglia Siri, Mirko e papà Luigi, a bordo di una incredibilmente efficace Fiat 500, e Filippo Ferraro, con la sua splendida Panda 100 Hp. I tre non si sono certo risparmiati e fino a fine giornata hanno cercato di migliorare il proprio miglior tempo, prendendo rischi anche non indifferenti (vedi una incredibile evoluzione su due ruote con tanto di fiato sospeso per il pubblico di Ferraro, riuscito con grande prontezza a bloccare la vettura su due ruote e atterrare nuovamente senza danni). Il risultato? Quanto di meglio un appassionato di automobilismo possa desiderare: un solo centesimo di secondo a dividere il vincitore assoluto (e di classe Preparate 1) Mirko Siri, e il già citato Ferraro, comunque sportivissimo ad applaudire gli amici-rivali all’arrivo. Terzo Luigi Siri, staccato dal figlio di 15 centesimi.

Dietro di loro, una delle sorprese più piacevoli della giornata: la bellissima Lotus Elise (che molti alla partenza consideravano un po’ ingombrante e poco efficace nello stretto) di Paolo Rodani, tra i più applauditi dal pubblico (che a tratti si è fatto vero protagonista della competizione con un tifo  notevole a rimarcare le evoluzioni migliori), per la sua guida altamente spettacolare, che ha però permesso al pilota di restare davanti ad un comunque ottimo Renzo Caranzano a bordo della sua ammiratissima Fiat 500/700, e allo sfortunato Franco Bianco, unico a via nella categoria Prototipi, accreditato dai più come possibile vincitore assoluto, e tradito invece nel giro di prova da problemi tecnici, poi apparentemente risolti, in grado di staccare un 1.39.36 al primo vero giro di gara prima che nella seconda manches l’auto andasse completamente a fuoco. Immediato e efficace l’intervento dei prontissimi commissari di gara della G&G Racing, che hanno domato in pochissimi secondi l’incendio e permesso di salvare la  vettura. Nessun problema per il pilota che però ha detto addio alla possibilità di lottare per le vittoria finale e soprattutto per i punti del trofeo assegnati nella finale Master riservata ai migliori 10 piloti di giornata.

Un’altra Fiat 500/700  al settimo posto: è quella del simpatico Giuseppe Negro, autore di traversi splendidi con la sua vettura rossa e bianca in grado di strappare cori e applausi ad ogni manches, e bravo a sfruttare un giro particolarmente favorevole per chiudere in 1.40.10.

Chiudono infine la top ten il bravo Danilo Astegiano, su Fiat Uno Turbo, un validissimo Luca Peyracchia, che con una 500 stradale è riuscito a ben difendersi in mezzo a vetture ben più potenti e preparate, e Gabriele Baccino, che con la sua Peugeot 106 all’ultima manches è riuscito a scalzare dalla top ten (e dunque dalla finale) un comunque ottimo Alex Quattrocchio, fratello d’arte e qui al debutto con la sua Fiat 500.

Da  ricordare ancora la vittoria di classe di Patrizio Galli (Preparate 2), che con il suo compagno di team Fabrizio Cerutti , su analoga vettura, ha spesso e volentieri cercato il divertimento e lo spettacolo piuttosto che il tempo.

La finale Master ha regalato emozione e spettacolo al pubblico ma soprattutto ai piloti che vi hanno preso parte, che hanno davvero dato tutto in un giro secco per accaparrarsi i punti validi per il Trofeo. I primi 10 piloti assoluti sono partiti in ordine inverso rispetto alla classifica assoluta. E la prima grande prestazione arriva da Baccino, che azzecca il suo giro migliore di giornata proprio nel momento giusto, e partendo per primo resta in testa alla classifica per diverso tempo, tenendosi dietro alla fine ben 6 piloti, e terminando alla fine ottimo 4 tra il tifo degli amici e gli applausi del pubblico, attento alla classifica e entusiasmato da questa rimonta spettacolare.

Nemmeno a dirlo, i tre lassù sono rimasti gli stessi, con un cambio di posizione però: l’esperienza Luigi Siri viene fuori nel momento più importante della giornata, e beffa il  sempre valido Ferraro (ancora secondo, per 6 centesimi questa volta) e Mirko Siri, autore della migliore prestazione di giornata durante la gara ma leggermente più in difficoltà nel giro senza possibilità di replica.

Un premio speciale è andato a tre piloti distintisi nel corso della gara non tanto per i tempi (sarebbe stato difficile vista la mole dei mezzi) ma in grado di scatenare ovazioni per lo spettacolo offerto: si tratta di Ivan Santipolo, che con la sua Bmw M3 ha rotto il cambio nel primo giro di gara, ma incurante dell’inconveniente ha affrontato diverse manches con la sola prima marcia per regalare traversi da maestro a tutti i presenti, salutando il pubblico con l’auto completamente in sbandata, suonando il clacson e bruciando gomme con tondi d’autore, e dei Ravinale, famiglia da corsa, che con papà Carlo e figlio Marco, su Ford Sierra Coswort  Gr.A trazione posteriore e Lancia Delta Integrale hanno infiammato gli animi con il loro spettacolo, creando una gara nella gara tra loro per misurarsi non con il cronometro ma sulla lunghezza dei traversi.

La prima prova del Trofeo Tre Stagioni si è così conclusa con un bilancio positivo oltre le più rosee aspettative, con un ringraziamento del Presidente del sodalizio a tutti i membri dello staff, bravissimi a gestire anche i momenti più delicati,  con i piloti contenti a stringersi mani in un clima che spesso purtroppo in gare ben più blasonate è ormai solo un lontano ricordo, e a darsi appuntamento alla prossima gara, il 25 luglio a Sommariva Bosco.

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