Natale Ferrari, si guarda avanti
Il Presidente Marchionne: “La squadra c’è e sono tutti impegnati al massimo”
L ‘intervista di fine anno dei vertici del Team Ferrari Formula 1
“La squadra è impegnata e ha una gran voglia di vincere”. Le parole del Presidente Sergio Marchionne suonano decise nella sala che ospita il consueto appuntamento natalizio con la stampa. “Ci siamo riorganizzati e preferisco pensare al futuro in modo diverso. Non ho rimpianti per le scelte fatte, sono state ragionate, non c’è motivo per cambiare idea”. A conclusione di una stagione non certo facile, i vertici della Scuderia pensano – e guardano – soprattutto all’anno che verrà. “Ci mancano ancora tantissime cose – aggiunge il Presidente – ma la squadra è la squadra, è stata creata in un percorso di anni e non andiamo a cambiarla adesso. La nostra metodologia di lavoro e’ gia’ diversa dallo scorso agosto, con l’arrivo di Mattia Binotto. Abbiamo fatto un cambiamento organizzativo anche per darci tranquillità. Fateci lavorare, i risultati arriveranno”.
Alle sue parole fanno eco quelle del Team Principal. Maurizio Arrivabene ringrazia i tifosi del Cavallino Rampante (“siete stati molto pazienti, ce la metteremo tutta per non deludervi”) e, rispondendo alle domande dei giornalisti, sgombra subito il campo dalle voci di chi vorrebbe descrivere Sebastian Vettel come “demotivato”. “Con Vettel e Raikkonen abbiamo in squadra due campioni del mondo. Sebastian ieri era qui a lavorare al simulatore, ha detto e ripetuto che vuole vincere con la Ferrari. Sta a noi dargli una macchina adeguata per farlo”.
E proprio sulla macchina 2017 – presentazione ufficiale il 24 febbraio – interviene Mattia Binotto, responsabile tecnico della Scuderia: “Ci saranno tanti cambiamenti regolamentari sull’aerodinamica, avremo monoposto molto più veloci in curva, accelerazione, frenata. Ma non credo proprio che a Maranello non si sappia costruire una macchina così… E’ solo questione di tempi, quello che ci è mancato quest’anno a volte è stata la reattività. Dobbiamo arrivare a introdurre nuove soluzioni prima che lo facciano gli altri”.
E per farlo, il lavoro non si ferma. Nemmeno durante le festività