Dopo la nutrita schiera dei 190 iscritti (155 con le vetture storiche e 35 con le moderne), per la 7ª cronoscalata storica dello Spino e 44ª di sempre, ecco un’altra notizia dell’immediata vigilia che arricchisce ulteriormente l’evento, costituita dalla presenza a Pieve Santo Stefano di un pilota che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano: Arturo Merzario. Una vera e propria “istituzione” per gli appassionati di questo sport: a 73 anni compiuti e portati con lo spirito di sempre, il “driver” lombardo continua a gravitare nell’ambiente e vivrà il fine settimana in Valtiberina con la rappresentanza ufficiale del gruppo Abarth, che per l’occasione – trattandosi di una prova valevole per il trofeo riservato alle “Classiche” della casa con lo scorpione – allestirà un proprio press center. Non bastano certo poche righe per descrivere le imprese di Merzario, se non altro per aver guidato Alfa Romeo, Ferrari, Osella, Lucchini, March, Maserati e ovviamente Abarth, gareggiando in pista, in salita, nei rally e in tutte le specialità. Di Abarth è stato collaudatore e poi pilota ufficiale e con la 2000 ha ottenuto le vittorie chiave della sua carriera nel gran premio del Mugello (1969 e 1970), perché poi sarebbe passato alla guida della Ferrari. Ricco il suo palmares di vittorie e di titoli: Targa Florio, 1000 chilometri di Spa, mondiali marche con la Ferrari e con l’Alfa Romeo, ma anche titoli italiani prototipi, un europeo Sport 2000 con l’Abarth Osella e anche un tricolore della montagna con la Barchetta 1000 Sp. Nel ’69, è stato vicecampione europeo, sempre della montagna e primo nella Sport, ancora con l’Abarth; risale al 1971 l’assoluto con l’Abarth 2000 nella vicina cronoscalata San Giustino-Bocca Trabaria e poi dal 1972 al 1979 la bella parentesi in Formula Uno con la conquista complessiva di 11 punti iridati al volante della Ferrari e della Iso Marlboro. E proprio in Formula Uno si è distinto come campione anche a livello umano in quel pomeriggio del 1° agosto 1976 al Nurburgring, quando assieme a Guy Edwards, Brett Lunger e Harald Ertl riuscì a tirar fuori Niki Lauda dalle fiamme che avevano avvolto la sua Ferrari. Questo è dunque Arturo Merzario, con il pubblico di Pieve pronto a tributargli i dovuti onori. La terza prova del campionato italiano di velocità in salita per auto storiche (Civsa) 2016 con le moderne al seguito sta dunque per prendere il via, non dimenticando che oltre alla validità per il Trofeo Abarth Classiche si è aggiunta quella del Trofeo Toscano di Velocità in Montagna. Contrariamente a quanto avveniva in passato, saranno stavolta le moderne a inaugurare la competizione, seguite dalle storiche in base all’ordine di raggruppamento determinato dalle epoche (dal primo fino al quarto), poi dalle “formula” e infine dai prototipi di tutti i gruppi. Ogni raggruppamento ha la sua classifica “staccata”, ma per il miglior tempo in assoluto c’è in palio il trofeo Tratos e l’altro sponsor, la Bs Lubrificanti di Sansepolcro, ha deciso di premiare il conduttore più giovane che stabilirà il tempo più veloce fra le auto di derivazione di serie. Sabato 14 e domenica 15 maggio sarà dunque festa dell’automobile sui tornanti della strada 208.