L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !

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L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !

Plauso di autorità, pubblico e partecipanti per la prima edizione

della “gara mista” auto – sci organizzata dalla scuderia Biella Corse

Outsider ma non troppo”. Così potrebbe essere definito l’equipaggio Iob-Calovolo, vincitore della prima edizione dell’Autosciatoria della Lana, gara per auto storiche abbinata a una prova sciistica che si è corsa questo fine settimana nel Biellese, fra Rosazza e Bielmonte. “Outsider” perché il debuttante Massimo Iob e lo specialista Paolo Calovolo sono venuti a Rosazza quasi all’ultimo, con una “non proprio storica” Fiat Punto 1.8 del 1999 e senza lo sciatore da schierare al via dello slalom di domenica; “ma non troppo” perché, comunque sia, Paolo Calovolo ha ancora una volta dimostrato di essere “oggettivamente bravo col cronometro”, anche quando torna a sedersi sul sedile di destra della vettura.

L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !
L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !
L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !
L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !
L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !
L’ AUTOSCIATORIA DELLA LANA ? UN GRAN BELL’ EVENTO !

Andiamo però con ordine. Per quanto riguarda la vettura, la presenza con una moderna e non potentissima Punto è stata resa possibile dalla facoltà recentemente concessa dalla Csai di accettare nell’elenco iscritti di una gara di regolarità per auto storiche “fino a un massimo di 35 vetture moderne”; per lo sciatore Iob-Calovolo si sono invece avvalsi della possibilità, offerta dal regolamento di gara, di venire abbinati a uno sciatore fornito dall’organizzazione: in questo caso Nicola Salin, che ha fatto da “terzo” per un paio di equipaggi, non altrimenti muniti.

Dietro Iob-Calovolo si sono piazzati Filippo Anselmetti e Silvia Marnetto, in gara con una Talbot Subeam Lotus 2.2 del 1981; con Anselmetti, notoriamente sempre bravo col cronometro (non “a caso” ha chiuso al primo posto la gara auto), che ha dato prova di saperci fare anche con gli sci.

Sul terzo gradino del podio sono invece saliti Federico Buratti e Alberto Caligaris, in gara con una splendida Lancia Stratos del 1975. Senza nulla togliere a Buratti, in questo caso è stato il navigatore a “fare la differenza”: decimi al termine della gara auto, hanno risalito di prepotenza la classifica assoluta grazie alla “prestazione top” di Alberto Caligaris, primo assoluto nella gara sci.

Ancora un attimo dedicato alle classifiche per ricordare che il Trofeo Porsche è stato vinto da Giorgio Delpiano e Alberto Gatto, al via con una splendida Porsche 356 Carrera Carrera A del 1959, davanti a Rimoldi-Galli (Porsche 356 del 1964) e Aimone-Aimone (Porsche 356 del 1962); mentre il Trofeo Lancia è andato a Buratti-Caligaris davanti a Gremmo-Piacenza (Lancia Fulvia HF del 1972) e agli svizzeri Solcà-Severino (Lancia Delta Integrale del 1988.

Spazio ora ai commenti, decisamente positivi, che hanno accompagnato l’evento. “Siete stati bravi” ha commentato al termine Laura Zegna, responsabile dell’Oasi Zegna; ”qualche timore, legato alla novità dell’evento, alla presenza o meno di neve e ai tanti problemi che un organizzatore deve saper risolvere, a dire il vero ce l’avevamo; ma tutto è andato per il meglio e il pubblico, oltre ai partecipanti, ha gradito molto l’abbinamento “auto-sci”. Per cui complimenti, ci vediamo l’anno prossimo magari in una data meno “penalizzata” dalla concomitanza con altri eventi!”. Dello stesso avviso anche il sindaco di Rosazza, Claudio Borri Gaspardin, che si è speso tantissimo per la riuscita dell’evento; come pure la responsabile della Pro Loco, Ester Rosazza. “Trovarne di amministratori così” ha detto al termine il presidente del Comitato Organizzatore, Massimo Gioggia: “in questi due giorni gli abbiamo non solo invaso il comune ma anche il municipio e il suo ufficio personale, trovandolo sempre disponibile ad aiutarci a risolvere questo o quel problema”.

Più che soddisfatti, poi, i partecipanti, che grazie all’evento hanno potuto conoscere realtà (come Rosazza, la sua Casa Museo e la stazione di Bielmonte) di cui altrimenti avrebbero continuato a ignorare l’esistenza. Molti sono anche rimasti colpiti dalla presenza sul percorso di un pubblico numeroso e ovunque “molto caldo”, in linea con la tradizione motoristica che ha sempre caratterizzato i Biellesi.

Infine la parola a colui che l’Autosciatoria l’ha pensata e assolutamente voluta fin dall’inizio: l’esponente Biella Corse nonché maestro di sci, Nicola Salin: “confesso, è stata dura” ha commentato al termine “ma ne è sicuramente valsa la pena. Possiamo dire di essere riusciti a creare un qualcosa a cui sicuramente daremo un seguito, visto il gradimento che ci ha accompagnato in questi giorni. Metteremo a posto alcune cose, sceglieremo una data più “felice” ma credo proprio di poter dire, con soddisfazione, grazie a tutti e appuntamento all’anno prossimo!”.

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