KARTING Nelle annate difficili bisogna stringere i denti e raccogliere più punti possibili.E partendo da questa filosofia Alberto Viberti ha conquistato un 13° posto nella quinta gara dell’Open Master dello scorso fine settimana sulla pista di Sarno (SA)

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Nelle annate difficili bisogna stringere i denti e raccogliere più punti possibili. E partendo da questa filosofia Alberto Viberti ha conquistato un 13° posto nella quinta gara dell’Open Master svoltasi lo scorso fine settimana sulla pista di Sarno (SA). “Abbiamo lavorato, lavorato e lavorato, ma purtroppo non siamo riusciti a trovare il bandolo della matassa” commenta il giovane kartista albese. Sedicesimo nelle qualifiche riesce a risalire in ottava posizione nella prima batteria del sabato, ma nella seconda viene tamponato e buttato fuori durante il giro di schieramento. “Quest’anno non sono molto fortunato nei contatti. Questa volta è accaduto che un concorrente che mi precedeva sia rimasto attardato nel giro di ricognizione. Nella foga di recuperare mi ha tamponato e buttato fuori compromettendo così la seconda batteria di qualificazione”. Nella terza “Spiderman” Viberti riesce a trovare ritmo e concentrazione, chiudendo così al settimo postodi manche, un risultato che gli vale il 23° posto sulla griglia di partenza della pre-finale. “All’inizio sono riuscito a recuperare subito alcune posizionirisalendo sino al 15° posto. Poi non c’è stato più nulla da fare, chi mi precedeva era più veloce. Anzi, ho dovuto difendere con i denti la mia posizione guidando un trenino di inseguitori che si facevano sempre più vicini e sempre più aggressivi ad ogni tornata”.

In finale Alby Viberti recupera due posizioni, poi non riesce ad agganciare chi lo precede e deve pensare a difendere la classifica. “Il bilancio del fine settimana campano non è certopositivo. Si doveva arrivare in alto in classifica, se non addirittura vincere. Queste sono le note negative. Se però guardiamo la situazione con gli occhi dell’ottimismo sono risalito nella classifica dell’Open Master e puntare ad una seconda posizione finale non è utopia. È vero che sono nono, ma dal secondo mi dividono appena 16 punti, recuperabili. Anche il primo è ancora matematicamente raggiungibile, ma non bisogna farsi illusioni. I dati positivi sono che nel warm-up, con il fresco abbiamo segnato il quinto tempo assoluto e le gare di settembre si svolgeranno certamente in condizioni meteorologiche a noi più favorevoli. Abbiamo inoltre raccolto molto materiale in vista della prova mondiale del 6 settembre, che si svolgerà proprio su questa pista. E partiremo molto determinati e concentrati per quella gara. Infine ci sarà l’ultima prova dell’Open Master a Castelletto di Branduzzo (PV), il 13 settembre e su quella pista i telai Birel hanno sempre ottenuto ottimi risultati. È una stagione difficile, ma non è ancora finita”.

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