KARTING L’ANTEFATTO ALL’INTERVISTA La gara è l’ultima prova dell’Open Masters 2009 corsa lo scorso settembre a Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia. Massimo Aceto (pilota della Righetti Ridolfi confermato anche per il 2010

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L’ANTEFATTO ALL’INTERVISTA

La gara è l’ultima prova dell’Open Masters 2009 corsa lo scorso settembre a Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia. Massimo Aceto (pilota della Righetti Ridolfi confermato anche per il 2010) è appena arrivato nella nuova squadra. Nonostante questo, chiude al secondo posto la finale della categoria KZ2 al volante di un Gold Kart. O almeno così credono tutti…

INTERVISTA

Quindi, signor Giampaolo Righetti, in quella gara dell’Open Masters,  il kart era o non era  un Gold Kart?

No, il telaio che c’era sotto era un Allkart.

Allkart? Ci deve delle spiegazioni…

Nell’agosto del 2009 abbiamo chiuso l’accordo per comprare lo storico marchio Allkart. Poi il trasloco, la sistemazione nei nostri stabilimenti ma…dovevamo provarlo in pista: lo abbiamo messo giù il venerdì prima della gara di Castelletto di Branduzzo, lasciando gli adesivi della Gold Kart. Il kart è andato subito forte. Siamo soddisfatti.

Perché Allkart è diventato un marchio Righetti Ridolfi?

Cercavamo un marchio più “titolato” per il mondo racing. E lo abbiamo trovato.

Quindi punterete soprattutto sulle gare. Quali?

Vogliamo continuare a correre con tutti e tre i marchi: Gold Kart, Mac Minarelli e, ovviamente, Allkart. Puntiamo a fare le gare nazionali in varie nazioni d’Europa (italiano, spagnolo, forse anche francese) con diversi piloti che devono essere definiti. L’unico confermato è Massimo Aceto che correrà in KZ2 e KF2.

Cosa è stato questo marchio per il mondo del kart?

Il primo pensiero va a Jarno Trulli Campione Mondiale con l’Allkart nel 1991 nella categoria Formula K, ma non solo. È stato un marchio che negli anni 80 e 90 era top del karting mondiale; e lì vogliamo tornare.

Parliamo del kart? Telaio? Motore?

Saranno due le versioni: KF e KZ. Per i motori stiamo chiudendo accordi con importanti aziende del settore. Il disegno del telaio è molto simile a quello Allkart di quando correva Trulli negli anni 90. Ovviamente siamo rimasti all’interno della nostra fiche se no non era omologabile.

Per quanto riguarda la parte commerciale?

Dobbiamo cercare nuovi clienti, non solo i vecchi amanti di questo marchio. Ma sono fiducioso. La fiera, poi, è stata un’ottima opportunità per farlo conoscere.

Quanto ai colori della scocca e delle plastiche?

C’era indecisione fra azzurro e verde scuro. Ho scelto io quest’ultimo. Mi sembra elegante.

Obiettivi per il futuro?

Vincere qualche Mondiale…

 

ALLKART

Ecco, per chi non l’avesse ancora visto, il nuovo gioiello della Righetti Ridolfi. In attesa di scoprirlo meglio.

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