OTTIME PRESTAZIONI DEI PILOTI CRG CON I TELAI “ROAD REBEL” E “BAD BOY”.
GRANDE GARA DI KOZLINSKI A UN SOFFIO DALLA VITTORIA. FORE’ E’ ORMAI PRONTO A COGLIERE IL SUO PRIMO SUCCESSO DELL’ANNO CON CRG.
ROWLAND CON IL TELAIO “LEWIS HAMILTON” VICINISSIMO AL PODIO.
Lonato (Brescia) 22 febbraio 2009. Ancora protagonista assoluta la CRG-Maxter nel secondo appuntamento internazionale dell’anno, alla Pista “South Garda Karting” di Lonato nella 14. Winter Cup, classica manifestazione di inizio stagione che ha visto la presenza di 242 piloti e la partecipazione delle più importanti case.
La CRG è scesa in campo con tutti i suoi migliori drivers, a partire dalla Super KF, la nuova categoria professionale del karting internazionale. Con i telai di nuova omologazione “Bad Boy” e il già collaudato “Road Rebel”, insieme allo sviluppo motoristico della Maxter, i campioni della CRG-Maxter hanno testato le migliori soluzioni tecniche per poter affrontare con grande determinazione il prosieguo della stagione.
Nell’appuntamento bresciano ancora eccellente protagonista si è rivelato il francese della CRG “Kokò” Arnaud Kozlinski, già sugli allori nella scorsa gara del WSK di Muro Leccese dove aveva ottenuto unaclamorosa Superpole e sfiorato la vittoria in finale.
Così è stato di nuovo a Lonato, dove Kozlinski, dopo aver vinto una manche eliminatoria, in finale si è gettato nella mischia lottando per la vittoria fino all’ultimo metro. In una gara entusiasmante e con prestazioni in crescendo, “Kokò” è andato ad agguantare il leader della finale, l’inglese Gary Catt, già a metà dei 28 giri in programma, cercando poi nelle ultime tornate il sorpasso risolutivo.
A due giri dal termine Kozlinski ha iniziato a provarci con maggiore determinazione per portarsi in testa alla corsa, ma è arrivata la bandiera a scacchi a porre fine a questo entusiasmante duello. L’arrivo si è risolto in una volata a due, con Kozlinski in scia al leader a 299 millesimi di secondo distacco.
L’altro grande protagonista della 14. Winter Cup di Lonato è stato il 5 volte campione del mondo Davide Forè, alla sua prima stagione con i colori CRG. Solamente una leggera toccata con Gary Catt nel corso del primo giro della finale ha tolto la possibilità a Forè di ambire ad un probabile successo. Scattato bene a inizio gara, Forè si è portato subito al secondo posto, ma nella fase concitata dell’avvio il pilota della CRG si è toccato con Catt, e nell’incidente è andato a perdere ben 12 posizioni. La sua furiosa rincorsa lo ha visto poi recuperare fino a concludere in un eccellente quinto posto. Chissà quale avrebbe potuto essere la sua gara senza questo inconveniente in partenza…
Sul traguardo, meglio di Forè è riuscito a piazzarsi il giovane inglese portacolori dei nuovi telai “LH” Lewis Hamilton prodotti e commercializzati dalla CRG, l’inglese Oliver Rowland, giunto alla fine al quarto posto
dopo un weekend per lui decisamente in salita. Un cappottamento in partenza in una manche ha costretto il campione del mondo KF2 del 2008 ad una rincorsa dal fondo dello schieramento della semifinale.
Poi in finale, dal 12. posto dello schieramento, Rowland ha recuperato con autorità fino ad avvicinarsi ai primi e tagliando il traguardo al quarto posto alle spalle di Marco Ardigò. Con una migliore posizione in partenza, il giovane Oliver avrebbe potuto ambire agevolmente al suo primo podio della stagione.
Sfortunato protagonista del weekend di Lonato è stato invece l’altro prim’attore della squadra CRG-Maxter, il belga Jonathan Thonon, sempre fra i migliori fino alla semifinale dove era scattato dalla seconda fila, ma costretto ben presto al ritiro per un problema tecnico alle lamelle del suo motore. Il problema si è poi
ripresentato anche in finale, quando al 10. giro Thonon è stato costretto ancora al ritiro dopo che aveva recuperato fino alla 13. posizione dal fondo dello schieramento.
Degli altri piloti CRG-Maxter, Andrea Dalè ha concluso al 13. posto, rimontando nella parte finale quattro posizioni, mentre Eddi Tinini è stato costretto al ritiro nelle ultime battute dopo essersi posizionatoagevolmente a metà gruppo.
Ordine d’arrivo Super KF: 1. Catt (GB); 2. Kozlinski (F) (CRG-Maxter) +0.299; 3.Ardigò (I) a 2.648; 4. Rowland (GB) (LH-Maxter) +5.415; 5. Forè (I) (CRG-Maxter) +7.457; 6. Renaudie (CH) +9.212; 7. Bressan (I) +9.855; 8. Foster-Jones (GB) +12.197; 9. Gaggianesi (I) +13.693; 10. Moretti (I) +14.406; 11. Weckstrom (FIN) +15.156; 12. Alfano (F) +15.760; 13. Dalè (I) (CRG-Maxter) +20.370; 14. Hamppi (FIN) +21.127; 15. Gromanova (CZ) +21.402; 16. Litchfield (GB) +22.739; 17. Van Der Raad (I) +26.439; 18. Gazzurelli (F)
+28.750; 19. Kuranta (FIN) +1 giro; 20. Tinini (CRG-Maxter) +3 giri.
Le interviste
Giancarlo Tinini, Presidente della CRG SpA: “La partecipazione alla Winter Cup per noi è stata un importante allenamento, anche se le temperature così basse non ci hanno dato molte indicazioni, così come l’utilizzo delle gomme. E’ stata insomma una classica gara di allenamento. Abbiamo provato ambedue i telai “Bad Boy” e “Road Rebel”, ma aspettiamo il caldo avere delle indicazioni più valide. Si sta rivelando interessante lo sviluppo del nuovo “Bad Boy”, un telaio che è indicato particolarmente per le gare nazionali, dove si usano gomme leggermente più dure. Qui a Lonato in Super KF abbiamo avuto buoni risultati, sebbene con alcuni problemi tecnici che stiamo cercando di capire. “Kokò” sta portando avanti tutto il lavoro dello scorso anno, ma punteremo molto anche su Thonon e su Forè per mettere in grado tutti e tre questi piloti di conquistare i titoli internazionali. In KF2 abbiamo ottenuto un discreto piazzamento nei tempi di qualifica, due manches abbastanza sfortunate per Schirò, due manches discrete invece per
Vicariello del team nostro rivenditore VDK Racing. Direi tutto sommato niente male. Schirò ha cominciato il karting un po’ più tardi del solito, ha iniziato direttamente con la 100 Junior. Ha molta grinta, ha voglia difar bene, e soprattutto ascolta. Questo è molto importante, ci aspettiamo molto da lui perché ha dimostrato un buon potenziale. In KF3 abbiamo avuto un po’ di problemi dopo i tempi di qualifica chehanno condizionato il prosieguo delle gare, soprattutto per l’inesperienza dei ragazzi, troppo giovani”.
Omar Di Gesualdo, Direttore Sportivo CRG: “Abbiamo avuto un po’ di problemi tecnici all’inizio, dovuti soprattutto al freddo, ma ben presto li abbiamo risolti. In Super KF c’è stata un’ottima prestazione da parte di Kozlinski, veramente grande. In KF2 Schirò ha fatto degli errori, oltre alla sfortuna di avere qualche
avversario non proprio corretto. Il risultato comunque mette in evidenza il fatto che il ragazzo ha grinta, è aggressivo, e se trova un buon compromesso fra telaio e motore, è capace di portarsi avanti grazie allestaccate decise che è capace di fare. In KF3 Dalewski non è stato molto fortunato, e forse non ha trovato la concentrazione giusta per affrontare questo weekend di gare”.
Ing. Marco Urbinati, responsabile in CRG della telemetria:“L’utilizzo della telemetria ci sta dando risultati interessanti. Due gli aspetti che stiamo analizzando, motore e telaio, che insieme permettono di analizzare
la guida del pilota. Si può infatti analizzare come sta percorrendo la pista il pilota. Ovviamente per i piloti molto bravi è comodo perché possono andare a limare quei centesimi di secondo che poi sonodeterminanti per stare davanti, per i piloti più giovani è utile perché possiamo confrontare i loro dati con i
piloti che hanno maggiore esperienza. Interessanti sono anche i parametri che stanno venendo fuori dall’utilizzo dei due diversi telai, il nuovo “Bad Boy” e il già collaudato “Road Rebel”, che presentanostrutture diverse.
Fra i due telai cambia il comportamento strutturale, quindi cambia a sua volta anche il modo in cui il pilota affronta la pista. Possiamo analizzare come il motore risponde alla richiesta di potenza del pilota, e vediamo le traiettorie nella diversa guida dei due telai, quindi possiamo verificare quale dei due
telai si comporta meglio. Importante è poi quanto siamo riusciti a indagare sui diversi parametri del motore, per le temperature e le carburazioni”.
Arnaud Kozlinski: “Nei primi giri della finale ho dovuto rodare il motore nuovo per un inconveniente nel warm-up, altrimenti avrei potuto andare prima all’attacco. Ho dato il cento per cento in finale, ci ho provato fino all’ultimo giro, però poi per il sorpasso per la vittoria era troppo rischioso. Più di questo era difficile ottenere. Dobbiamo lavorare un po’ sui nostri problemi, ma sono tutti risolvibili. Ora mi aspetto la prima vittoria della stagione”.
Oliver Rowland: “Purtroppo in una manche ho avuto un incidente, ma per fortuna non mi sono fatto male e ho potuto proseguire. Sono stato costretto a rimontare molte posizioni, in finale credo di aver fatto unabella gara. Avevo un grande distacco da Marco Ardigò, e non riuscivo ad avvicinarmi abbastanza. Il motore Maxter mi ha permesso di finire la gara nel migliore dei modi, e il telaio LH Lewis Hamilton è stato perfetto.
Se fossi partito più avanti, avrei potuto tentare di conquistare il terzo posto e quindi il podio”.
Davide Forè: “Sono molto contento per come mi è andato questo weekend. Abbiamo fatto dei grossi passi avanti nello sviluppo motoristico. In finale avrei potuto vincere se non avessi avuto quel piccolo incidente all’inizio, ero molto veloce e penso di averlo dimostrato. Il telaio è stato perfetto, ho usato il “Road Rebel” con una regolazione assolutamente standard, come esce dalla fabbrica. Mi dispiace di aver fatto quell’errore all’inizio, che purtroppo mi è costata la gara. Devo dire che è molto bello guidare questo kart, ho fatto una grandissima rimonta, ne ho sorpassati veramente tanti, quindi penso di aver fatto anche un bello show. Voglio ringraziare veramente tutti, a cominciare dalla Maxter, che sta facendo un sforzo veramente grande per portare avanti lo sviluppo del motore, e Giancarlo Tinini che mi sta dando molta fiducia”.
RISULTATI INCORAGGIANTI PER IL BELGA PICARIELLO E SCHIRO’ IN KF2
In KF2 il giovane Niccolò Schirò, con il nuovo telaio CRG “Bad Boy”, ha lottato come un leone nelle manches eliminatorie dopo aver perso qualche occasione importante per semplici errori di valutazione nelle bagarre di gara. Per questo è stato costretto a disputare il “repechage”, dove peraltro è riuscito a guadagnare un ottimo quinto posto, e qualificarsi alla fase finale.
In semifinale si è poi piazzato al 11. posto, ha poi portato a termine una buona gara in finale, piazzandosi al 21. posto.
I colori CRG sono stati ben rappresentati dal quindicenne belga Clemente Picariello, del team VDK Racing, che con il nuovo telaio CRG “Bad Boy” in finale si è piazzato ad un ottimo sesto posto dopo aver condotto una gara costantemente nelle prime posizioni ed aver occupato a lungo anche il quarto posto. L’altro alfiere della VDK Racing, il belga Damien Dupont, non è riuscito a passare la sua semifinale per essersi fermato alla 19. posizione, nonostante una buona rimonta dall’ultima fila dello schieramento.
Ad aggiudicarsi la finale è stato il francese Brandon Maisano, davanti all’inglese Max Goff (motorizzato Maxter) e a Matteo Viganò.
Ordine d’arrivo KF2: 1. Maisano (F); 2. Goff (GB) +2.448; 3. Viganò (I) +5.052; 4. Cooper (GB) +5.667; 5. D’Agosto (I) +6.127; 6. Picariello (B) (CRG-Maxter) +7.367; 7. Sami (B) +8.380; 8. Gatting (DK) +8.474; 9.Lennox-Lamb (GB) + 9.842; 10. Tiene (I) +10.310; 11. Grenhagen (S) +11.135; 12. Nortof (DK) +13.233; 13. Oberg (S) + 17.376; 14. Ghirelli V. (I) +19.209; 15. Torri (I) +19.829; 16. Antunes (CH) +20.031; 17. Nadin (L) +21.029; 18. Beretta (I) +21.466; 19. Lindsay (GB) + 23.337; 20. Moller (DK) + 24.884; 21. Schirò (I) (CRGMaxter) + 25.574.
Niccolò Schirò: “Ho avuto un po’ di sfortuna nelle manches eliminatorie. A causa di un contatto nella prima manche mi sono girato in rettilineo, sono riuscito a continuare ma problemi meccanici per l’incidente mi hanno rallentato anche nella seconda manche. Sono stato costretto a fare la gara di ripescaggio, partendo indietro. Avevo un buon passo, ma poi in semifinale e in finale non sono riuscito ad emergere per vari problemi. Questo è il mio primo anno con un programma di gare ad alto livello. Devo acquisire ancora
l’esperienza giusta, ma spero di poter maturare in fretta, ce la stiamo mettendo tutta”
WEEKEND AVARO DI SODDISFAZIONI IN KF3
Nella KF3, i più giovani questa volta non sono riusciti a superare lo scoglio della semifinale. Il polacco Jakub Dalewski dopo aver ottenuto solamente il 29. posto in una manche eliminatoria, si è rifatto nella successiva
piazzandosi 13. e concludendo poi in 12. posizione la gara di repechage. Non è però riuscito a superare la semifinale concludendo la gara in 28. posizione, così come Fabio Cavallaro, in semifinale costretto subito al ritiro al pari del finlandese Marko Helistekangas. Anche per Andrea Boffo la semifinale è stata avara di risultati, non è riuscito a far meglio del 21. posto e quindi non ha potuto qualificarsi per la finale. Peccato perché aveva disputato un buon repechage piazzandosi al 3. posto.
Al successo in KF3 è andato il russo Danil Kvyat, davanti a Raffaele Marciello e allo spagnolo Gerard Barraberg.
Ordine d’arrivo KF3: 1. Kvyat (RUS); 2. Marciello (I) +0.452; 3. Barraberg (E) +4.437; 4. Walsh (GB) +4.592; 5. Sainz (E) +4.712; 6. Heche (CH) +5.276: 7. Tunnio (I) +5.488; 8. Jaminet (F) +6.831; 9. Beer (DK) +7.884; 10. Menezes (USA) +8.403; 11. Mannozzi (I) +10.572; 12. Wernerson (S) +44.909; 13. Spinelli (I) +13.189; 14. Frolenkov (RUS) +13.327; 15. Guibbert (F) +15.467; 16. Sirotkin (RUS) +16.449; 17. Schmidt (CH) +17.022; 18. Wolf (D) +18.149; 19. Flygenring (DK) +20.962; 20. Tihonen (FIN) +21.331.