Il TRAPANESE GIUSEPPE GULOTTA (RADICAL) AL FOTOFINISH NEL 2° SLALOM SCIACCA TERME. STACCATO DI APPENA 42 CENTESIMI pEPPE CASTIGLIONE, IN DEBITO DI GOMME SULLA SUA GHIPARD

MEMORABILE GIORNATA DEDICATA AI MOTORI SUL MONTE KRONIO. TANTO SOLE ED OLTRE SEIMILA SPETTATORI SUL TRACCIATO

Il TRAPANESE GIUSEPPE GULOTTA (RADICAL) AL FOTOFINISH NEL 2° SLALOM SCIACCA TERME. STACCATO DI APPENA 42 CENTESIMI pEPPE CASTIGLIONE, IN DEBITO DI GOMME SULLA SUA GHIPARD

Rispettati i pronostici della vigilia, che vedevano i due talentuosi giovani piloti in lotta per il successo finale qui a Sciacca. A salire con merito sul podio è infine il ‘veterano’ Nicolò Incammisa, su Radical, a 3”26 dalla vetta, abile a precedere il compaesano Vincenzo Pellegrino (anche lui al volante della biposto britannica), a completare così un ‘poker’ tutto trapanese. La palma del miglior pilota locale va a Stefano Sutera (Predator’s), decimo assoluto, al quale i figli di Pasquale Tacci hanno consegnato il trofeo in ceramica messo in palio per il Memorial in ricordo del compianto pioniere dell’automobilismo saccense. Ad imporsi in gruppo N è un altro pilota del luogo, Ignazio Bonavires (Peugeot 106), mentre il gruppo A è a firma del catanese Angelo Guzzetta (anche lui su Peugeot 106). Vittorie in gruppo Vst per il madonita Rosario Prestianni (Vst Kawasaki), tra i Prototipi per il mazarese Girolamo Ingardia (Fiat Cinquecento), nel gruppo Speciale per il compaesano Pietro Livorsi (A112), tra le Bicilindriche per il locale Pierluigi Bono (Fiat 500), infine nel gruppo Racing Start per l’altro trapanese Salvatore Giacalone (con la Peugeot 106). Tra le “Lady” si è imposta la trapanese Silvia Stabile (Renault Clio), mentre le Autostoriche hanno visto l’affermazione del saccense Salvatore Pumilia (Fiat Abarth 695 SS). Importante vittoria tra gli Under 23 per il promettente diciottenne palermitano Filippo Costa (su Gloria C8F), mentre tra le scuderie è tornata a dettar legge la Catania Corse. Angelo Leonardi, presidente del sodalizio etneo si è infine reso protagonista un bel gesto di sport, donando il trofeo appena vinto al massimo responsabile della Sciacca Corse (scuderia promotrice dello slalom con il Team Palikè Palermo), Pierpaolo Cravotta. A completare la corsa 101 concorrenti sui 105 verificati

Il TRAPANESE GIUSEPPE GULOTTA (RADICAL) AL FOTOFINISH NEL 2° SLALOM SCIACCA TERME. STACCATO DI APPENA 42 CENTESIMI pEPPE CASTIGLIONE, IN DEBITO DI GOMME SULLA SUA GHIPARD
Il TRAPANESE GIUSEPPE GULOTTA (RADICAL) AL FOTOFINISH NEL 2° SLALOM SCIACCA TERME. STACCATO DI APPENA 42 CENTESIMI pEPPE CASTIGLIONE, IN DEBITO DI GOMME SULLA SUA GHIPARD

Sciacca, 21 giugno – E’ finita esattamente come i pronostici della vigilia avevano indicato. Ossia, con un duello al cardiopalmo, per la supremazia finale sul monte Kronio, tra i talentuosi trapanesi ‘figli d’arte’ Giuseppe Gulotta, 26 anni e Giuseppe Castiglione, 27 anni. Due campioni veri, in senso assoluto. Una previsione azzeccata in pieno sino al culmine del 2° Slalom Sciacca Terme, competizione promossa dal Team Palikè Palermo e dalla scuderia Sciacca Corse con validità per la Coppa Aci Sport sesta zona nonché per il Campionato siciliano Aci Sport Slalom. Nessun oracolo, neppure quello di Delfi, avrebbe tuttavia potuto rappresentare meglio l’adrenalina racchiusa in quei 42 centesimi di secondo che hanno separato sotto la bandiera a scacchi il vincitore della corsa, vale a dire Giuseppe Gulotta, dal “piazzato” all’ombra del monte Kronio, appunto Giuseppe Castiglione. Una vittoria bella e sofferta per Gulotta (due volte campione italiano Slalom Under 23) e per la sua Radical SR4 Suzuki iscritta dalla Jonia Corse Giarre e preparata dalla Reina Motors, al fotofinish.

Un successo, quello colto a Sciacca dal forte pilota trapanese (risiede a Buseto Palizzolo) che fa il paio con l’altra affermazione conseguita domenica scorsa vicino casa, nello Slalom Città di Valderice “Sant’Andrea di Bonagia”. “E’ andato tutto secondo i pronostici – ha voluto rimarcare subito dopo l’arrivo Giuseppe Gulotta – tre manche senza alcun problema, sto finalmente togliendomi di dosso un po’ della ‘ruggine’ accumulata nei mesi scorsi, a causa di lunghi mesi d’inattività. Onore, comunque, al mio avversario”. Giuseppe Gulotta ha chiuso la sua prova aggressiva con il tempo di 137,28 “punti-secondi”.

E’ invece comprensibilmente amareggiato Giuseppe Castiglione, Peppe, per gli amici. Nonostante abbia profuso il massimo sforzo, come è sua consuetudine, dando spettacolo lungo i 2,990 km del tracciato con la sua guida sempre di traverso, il trapanese (è anche lui di Buseto Palizzolo) ha dovuto fare i conti con una serie di noie tecniche che hanno assillato la sua scattante monoposto Ghipard Suzuki 1.0 in tutte le tre manche cronometrate. Un Giuseppe Castiglione in evidente debito di gomme nella prima e nella terza sezione, oltretutto attardato nella seconda prova da problemi ai freni che lo hanno costretto a tagliare il traguardo con evidente ritardo sul suo principale avversario. “Che dire – ha dichiarato a fine gara il pilota busetano – è andato tutto storto al contrario dei miei rivali. Non siamo riusciti a trovare un assetto ottimale in gara, a causa di treni di gomme purtroppo datati. E’ la legge dello sport”. Per Castiglione, un parziale finale corrispondente a 137,70 “punti-secondi”, a 42 centesimi dalla vetta.

A completare il podio ci ha pensato, anche questo secondo pronostico, il “veterano” trapanese (è di Custonaci) Nicolò Incammisa, abile a prenotare sin dai primi metri di gara il terzo posto con la guida decisa al volante della Radical SR4 Suzuki schierata dalla Catania Corse. Non si poteva davvero chiedere di più ad Incammisa, il quale ha comunque portato a casa un ottimo riscontro pari a 140,54 “punti secondi”, piazzandosi a 3”26 dal tempo di gara del leader Gulotta. A completare un “poker” tutto trapanese, va rimarcata altresì la quarta piazza colta dal custonacese Vincenzo Pellegrino, anche lui su Radical SR4 Suzuki, ma con le insegne della Cst Sport con sede a Gioiosa Marea (ME) ed il tempo di 141,22 “punti secondi”, mentre il catanese (di Belpasso) Matteo D’Urso si è accaparrato la quinta posizione finale, anche lui con una Radical SR4 Suzuki della Catania Corse, seppure non al meglio della condizione.

Bella prova per il promettente palermitano Filippo Costa, 18 anni e due sole gare all’attivo su strada, alla fine al 6° posto assoluto nell’abitacolo della monoposto Formula Gloria C8F con la quale ha riposto in bacheca anche il trofeo riservato agli Under 23. Tantissimi ed agguerriti i piloti originari di Sciacca. La palma per il miglior locale l’ha portata a casa l’esperto Stefano Sutera, 10° assoluto al volante dell’agile Predators’ PC008 Suzuki acclamata dal pubblico di casa. Sutera è stato insignito in sede di premiazione dello splendido trofeo in ceramica saccense messo in palio per il Memorial in ricordo di Pasquale Tacci, al quale lo Slalom Sciacca Terme era abbinato. Un momento di autentica commozione, al culmine della consegna del premio da parte dei figli e dei discendenti del compianto pioniere dell’automobilismo locale. A porsi in netta evidenza, tra gli altri “driver” originari di Sciacca, sono stati inoltre Pierluigi Bono, vincitore del gruppo Bicilindriche con la sua Fiat 500 della Catania Corse, quindi il “veterano” Ignazio Bonavires, a sua volta sul gradino più alto del podio in gruppo N, su Peugeot 106 Gti 16v di Catania Corse, Leonardo Bono, “piazzato” in gruppo N con la sua Citroen Saxo Vts e Benedetto ‘Benny’ Guarino, terzo in gruppo N su Peugeot 106 Gti 16v.

Tra gli altri vincitori di gruppo, spiccano il catanese (di Misterbianco) Angelo Guzzetta, su Peugeot 106 Gti 16v con i colori della Puntese Corse, il madonita Rosario Prestianni, vincente nel gruppo Vst alla guida della sua Vst Kawasaki della scuderia Armanno Corse, il trapanese di Mazara del Vallo Girolamo Ingardia, al quale va il primo posto nel gruppo Prototipi, l’altro mazarese Pietro Livorsi (A112 Abarth), abile ad aggiudicarsi il selettivo gruppo Speciale. Ed ancora, successi per il trapanese Salvatore Giacalone (Peugeot 106 Gti 16v) nel gruppo Racing Start e per il saccense Salvatore Pumilia, medaglia d’oro tra le Autostoriche alla guida della piccola Fiat Abarth 695 SS.

Tra le “Lady”, ancora, affermazione per la trapanese Silvia Stabile, la quale è riuscita a risolvere in parte le noie all’impianto di alimentazione della sua Renault Clio Williams di classe N4 con il vessillo della neonata scuderia Festina Lente Racing di Monreale (PA). Importante ritorno al successo, tra le scuderie, per la Catania Corse, che ha nettamente preceduto l’Armanno Corse Palermo, la catanese Puntese Corse, la citata Festina Lente ed infine il Motor Team Nisseno. Angelo Leonardi, presidente della Catania Corse si è altresì reso protagonista di un bel gesto di sport, donando il trofeo appena vinto al massimo responsabile della Sciacca Corse, Pierpaolo Cravotta. Nel gruppo Attività di Base, ancora, miglior riscontro da parte di Antonino Bucceri, con la funambolica Fiat 500 Suzuki.

Suggestivo lo scenario naturale che ha accompagnato la premiazione effettuata dal Team Palikè Palermo e dalla Sciacca Corse nel piazzale della Basilica Santuario di San Calogero, sul monte Kronio, con vista sullo splendido mare di Sciacca. Il pensiero è sin d’ora rivolto all’edizione 2016 dello Slalom Sciacca Terme Memorial “Pasquale Tacci”, con possibili importanti novità sulla validità della kermesse motoristica.

LA CLASSIFICA : 1) Giuseppe Gulotta (Radical SR4 Suzuki), in 137,28 2) Giuseppe Castiglione (Ghipard Suzuki), in 137,70 3) Nicolò Incammisa (Radical SR4 Suzuki), in 140,54 4) Vincenzo Pellegrino (su Radical SR4 Suzuki), in 141,22 5) Matteo D’Urso (Radical SR4 Suzuki), in 142,00 6) Filippo Costa (su F. Gloria C8F), in 146,07 7) Rosario Prestianni (Vst Kawasaki), in 146,19 8) Girolamo Ingardia (Fiat Cinquecento Suzuki), in 150, 07 9) Pietro Livorsi (A112 Abarth), in 157,57 10) Stefano Sutera (Predator’s PC008 Suzuki), in 158,64 11) Biagio Salamone (Renault Clio Williams Proto), in 158, 85 12) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K), in 159,79 13) Angelo Guzzetta (con la Peugeot 106 Gti 16v), in 159,94 14) Rino Giancani (su Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), in 160,88 15) Sebastiano Cusmano (Peugeot 205 Rallye), in 160,94 16) Agostino Bonsignore (A112 Abarth), in 161,35 17) Piero Peralta (Fiat Uno Turbo i.e.), in 161,36 18) Francesco Leo Virisario (Renault 5 Gt Turbo), in 163,36 19) Giuseppe Ferlito (Fiat Cinquecento Sporting), in 163,41 20) Pierluigi Bono (Fiat 500), in 164,54 21) Filippo Barbera (Peugeot 205 Rallye), in 164,58 22) Gianvito Coppola (Peugeot 106 Rallye), in 165,51 23) Simone Ventimiglia (Honda Civic VT) in 165,55 24) Fabio Fazio (Fiat 127 Sport), in 165,56 25) Ignazio Bonavires (Peugeot 106 Gti 16v), in 165,86.

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