Anteprima Renault Sport F1 del Gran Premio del Canada Rémi Taffin, Direttore Prestazioni di Pista di Renault Sport F1, commenta il circuito di Montreal e l’impegno di Renault in vista del GP del Canada

In Formula 1

I rettilinei sono collegati da curve strette, dove la velocità delle monoposto scende al di sotto dei 60 km/h. La nostra sfida consiste nell’avere una velocità massima elevata e, allo stesso tempo, un freno motore efficace e una buona trazione in entrata e in uscita dai tornanti. Va tenuto conto anche del fatto che le due curve e la chicane sottopongono i componenti del motore a violente accelerazioni laterali, tre volte per giro. Non a caso Montréal ha la reputazione di essere un circuito “spacca motori”.

Essendo un tracciato dove si alternano frenate e accelerazioni energiche, siamo costretti a partire con una quantità di carburante ai valori massimi della stagione, come ad Abu Dhabi e in Australia. Questo aspetto comunque dipenderà anche dalle strategie di gara e dalle condizioni meteo, che quest’anno si annunciano estremamente incerte.

Statistiche del circuito di Montreal

Lunghezza

(km)

Velocità media

(km/h)

Velocità massima

(km/h)

% di giro alla massima accelerazione

Consumo di carburante per giro (kg)

Consumo carburante

(l/100 km)

4,361

199

317

57

2

66

Circuito Gilles Villeneuve: tre curve in dettaglio

Rettilineo dei box e curva 1

Il tracciato comincia con un breve rettilineo in prossimità dei box, dove la velocità supera i 300 km/h. Poi i piloti scalano in terza per affrontare una curva a sinistra a circa 120 km/h. Nel punto “T1” la pista si piega a forma di cucchiaio, che esige una risposta dolce e progressiva del motore. In questa curva, per cinque secondi, il regime è intorno agli 11.000 giri/min: l’intervallo più lungo in cui si mantiene un basso regime costante sull’intero circuito.

Curva “Spilla”

Le monoposto rallentano a 58 km/h per sorpassare il tornantino che immette sul rettilineo più lungo del tracciato, il Droit du Casino (1064 m). Le mappature saranno modificate per potenziare la guidabilità all’imbocco della curva Spilla e ottimizzare i tempi di risposta in uscita. I rapporti al cambio saranno tarati con estrema precisione per avere la migliore accelerazione in rettilineo. Si dovrà tenere conto anche della velocità e della direzione del vento: con il vento in faccia, gli ingegneri opteranno per rapporti più corti e viceversa. In caso di forte vento, i motoristi dovranno studiare attentamente i consumi. Se il vento è contrario, il tempo di intervento del limitatore alla fine del rettilineo è più breve e, di conseguenza, salgono i consumi.

Il “Muro dei Campioni”

I piloti salgono di marcia per raggiungere 320 km/h e poi frenano in vista della curva 13, la rapida chicane al termine della quale è posto il celebre “Muro dei Campioni”. Il segreto per superarla è mantenere il bilanciamento della vettura: i piloti per questo utilizzano sia il freno motore che il pedale sinistro, sottoponendo a forti sollecitazioni i componenti interni e i circuiti dei fluidi. Dopo l’ingresso in curva, il pilota dà un colpo di acceleratore per affrontare la successiva linea retta. Le mappature di freno e acceleratore devono erogare l’esatto livello di potenza al momento giusto: se c’è troppa spinta, l’auto finisce contro il muro; se ce n’è poca, si compromette l’accelerazione sul rettilineo.

You may also read!

A Livigno entra nel vivo la sfida di ICE Challenge

A Livigno entra nel vivo la sfida di ICE Challenge Il Campionato Italiano Velocità su Ghaccio torna dopo tre anni

Read More...

Fabio Mezzatesta alla chiamata 2025 dell’Ice Challenge

Fabio Mezzatesta alla chiamata 2025 dell’Ice Challenge: atteso a Livigno al volante della Skoda Fabia Rally2 Il pilota romano torna

Read More...

DAKAR 2025, QUINTA TAPPA: LAVORI SUL MAN TGA DELL’EAGLE RACING TEAM

DAKAR 2025, QUINTA TAPPA: LAVORI SUL MAN TGA DELL’EAGLE RACING TEAM Foto copertina Lavori in officina saudita©Eagle Racing Team Foto del

Read More...

Mobile Sliding Menu