– Il “Brighton to London RAC Future Car Challenge 2012” è uno challenge dedicato ai veicoli del futuro.
– Le auto concorrono, in situazione reale, su un percorso di circa 100 km
– Renault ZOE si è assicurata 3 dei 19 premi in palio
– Renault Kangoo Z.E. ha ottenuto un premio.
Il “Future Car Challenge” beneficia del supporto del RAC Motoring Services. Creata nel 2010, la competizione valorizza le performance dei veicoli di elevata efficienza energetica. Al volante di vetture elettriche, ibride, a idrogeno o con motore termico a basso consumo (diesel e benzina), i concorrenti devono percorrere un itinerario di circa 100 km (63 miglia), tra Brighton – sulla costa meridionale – e Londra, registrando il minor consumo energetico possibile. L’obiettivo è mettere alla prova, in condizioni reali, le tecnologie esistenti e future.
Renault ZOE, la city car elettrica di Renault, si è piazzata al primo posto nelle categorie “Piccola più efficace a livello energetico” e “Automobile al 100% elettrica”. Da parte sua, Kangoo Z.E. ha conquistato il titolo di “Veicolo commerciale più efficace a livello energetico”. Nonostante la concorrenza di una grande varietà di veicoli elettrici, ibridi e a idrogeno, ZOE si è imposta come l’auto di serie che si è posizionata meglio nella classifica generale “RAC Future Car Challenge 2012”
Andy Heiron, Responsabile del Programma Veicoli Elettrici di Renault in Gran Bretagna, ha commentato: «Sono felice di questa vittoria riportata in 4 delle 19 categorie. Renault è l’unico costruttore a commercializzare una gamma così ampia di veicoli al 100% elettrici e a proporre un prodotto in ciascuno dei principali segmenti, per conquistare i nostri clienti privati e professionali. La nostra proposta di tre modelli ha già suscitato un notevole interesse, soprattutto Twizy, unica nel suo genere. È chiaro, comunque, che è solo provandoli che se ne potranno scoprire le qualità. Siamo convinti che i nostri futuri clienti saranno conquistati dal piacere di guida e dalle performance di un veicolo elettrico, senza dimenticare i vantaggi economici ed ambientali che li caratterizzano ».