Educazione stradale La Federazione Motociclistica Italiana impegnata nelle scuole
Il Comitato Regionale Piemontese della Federazione Motociclistica Italiana con i suoi Moto Club è impegnato in prima persona in tema di educazione e sicurezza stradale con il progetto “CAMPIONI IN SICUREZZA” rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado per una sensibilizzazione all’ambiente stradale.
La FMI, Ente Morale del CONI, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Direzione Generale per la Sicurezza Stradale e con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha dato vita in questi anni a diversi progetti di educazione stradale dedicati agli utenti deboli della strada e rivolti agli studenti delle scuole.
Ora il percorso formativo di “Campioni in sicurezza” è rivolto alle classi III Media, I e II Superiore, preferibilmente dove siano presenti ragazzi che stanno svolgendo un corso per acquisire la patente AM o A1. L’itinerario didattico si propone di sensibilizzare i giovani all’utilizzo consapevole dell’ambiente stradale, con uno sguardo rivolto in particolare all’utilizzo delle due ruote motorizzate. Solo dalla consapevolezza, infatti, derivano comportamenti corretti, fautori della sicurezza propria e degli altri. Tali interventi s svolgeranno in ambito scolastico, preferibilmente durante le ore dedicate a Cittadinanza e Costituzione con un modulo di lezioni teoriche della durata di due ore.
Il progetto sarà realizzato dai Formatori di educazione stradale FMI, formati secondo un programma concordato e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che svolgeranno una lezione dedicata ai corretti comportamenti degli utenti della strada, alla conoscenza ed interpretazione della segnaletica stradale, alla capacità di valutazione delle situazioni di rischio. Nel corso della lezione potrà essere proposto da parte dei formatori di educazione stradale FMI l’utilizzo del simulatore di guida su cui i ragazzi possono mettere in pratica i suggerimenti ricevuti nel corso della preparazione teorica, e l’uso degli occhiali che simulano lo stato di alterazione per abuso di alcool.