Di Simone Faggioli il miglior tempo in prova alla Trento – Bondone

In Automobilismo, Velocità in salita

Sono stati il tempo, atmosferico, e i tempi, di recupero delle vetture danneggiate (la Mondeo di Silvio Longhi ha addirittura preso fuoco), i veri protagonisti delle prove di oggi, che hanno permesso ai piloti della 65ª Trento – Bondone di prendere confidenza con il tracciato sul quale domani daranno tutto quello che hanno. La giornata, caldissima, ha messo a dura prova driver e bolidi, che nella prima manche hanno dovuto combattere con l’asfalto caldissimo. Nel pieno della seconda sessione, cominciata con una temperatura molto più godibile, un acquazzone ha costretto il direttore di gara ad interrompere tutto, quando le prime sport cominciavano ad arrivare al traguardo. Dalla sospensione si è passati rapidamente all’annullamento, dato che molte vetture hanno dovuto fermarsi lungo il percorso per evitare inutili rischi. Si va dunque alla competizione con i soli tempi della prima serie, quale parametro, invero molto approssimativo, dei valori in campo.


Quello che ci dicono è che Simone Faggioli rimane la lepre da inseguire: 9’31” il suo tempo, con 27 secondi di vantaggio su Christian Merli. Il toscano si è un po’ lamentato del fatto che la sua Norma M20 scivola per via del caldo sui tratti in cui l’asfalto è nuovo di zecca, mentre il trentino ha ottenuto buone sensazioni dalla sua Osella FA 30 Evo equipaggiata con gomme Avon, pur confermando che deve ancora migliorare le regolazioni per sfruttare al meglio queste coperture. Decisamente sfortunato il leader del Civm Domenico Scola, tradito dal motore della sua Osella PA 2000 Honda: in serata e in nottata i suoi meccanici cercheranno di metterla in condizione di partire.
Come sempre velocissimo sul Bondone il veronese Federico Liber, che con la sua piccola Gloria C8P di classe 1600 motorizzata Hyabusa non nasconde di puntare al podio assoluto. Soddisfatto Matteo Moratelli (Osella Pa 2000): il suo quarto tempo la dice lunga sulle potenzialità del trentino. Ha preso le misure all’Osella FA 30 Zytek, che guida per la prima volta sul Bondone, il bresciano Paride Macario, autore del quinto tempo. Punta al successo nel gruppo CN, anche in virtù dell’assenza di Magliona, il potentino Achille Lombardi (Osella PA 21 Evo), oggi insidiato da Giuseppe D’Angelo, molto soddisfatto del comportamento della sua Osella PA 21 Evo. Speranze nutre anche il lussemburghese David Hauser, che deve domare la sua Wolf GB 08 F1. Positivo il test di Adolfo Bottura, per la prima volta sul Bondone con l’Osella FA 30 Zytek: nono tempo per lui. Giornata no per Diego Degasperi, che ha accusato il cedimento dei freni della sua Lola EVO Judd. Una corsa contro il tempo per metterlo in condizione di partire domani stanno ingaggiando anche i meccanici di Thomas Pedrini, la cui Radical Prosport ha accusato la rottura della catena.
Nel gruppo E1 Fulvio Giuliani punta a ripetere il successo dello scorso anno: della sua Delta Evo il miglior tempo oggi (11’28”), seguito da Egidio Pisano (Vw Golf Stw) e da Giuseppe Aragona (Peugeot 106). Marco Gramenzi non ha voluto forzare la sua Alfa Romeo 155 V6, che domani sarà protagonista.
Nel gruppo A, come da pronostico, le più veloci sono risultate le due Citroen C4 Wrc dei trentini Giorgio De Tisi e Tiziano Nones, mentre ha bisogno di regolazioni la Ford Fiesta Wrc portata per la prima volta sul Bondone da Maurizio Pioner, autore di qualche testacoda. Bene si è comportata anche Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer).
Nel gruppo N si è vista tutta la grinta del trentino di Sorrento Antonino “O Play” Migliuolo (Mitsubishi Lancer con gomme Michelin), che se la vedrà con Armin Hafner (stessa vettura). Punta in alto anche il piemontese Giovanni Regis (Peugeot 106).
Fra le vetture storiche il più veloce è stato Francesco Turatello, presentatosi a Trento con una splendente Surtees Hart da Formula 2, il quale ha fissato il tempo di 11’16”16, 50 secondi in meno di Giovanni Ambroso, che invece ha portato a Vason una Osella Pa 9/90. Terzo tempo per il francese Jean Marie Almeras, che guida una Porsche 935 d’annata, seguito da Maurizio Sbrilli (Chevron B23), Agostino Iccolti (Porsche 911 Rs), Giampaolo Basso (Porche 911 Rsr), Harald Moessler (Steyr Puch Koenig) e dal trentino Remo Decarli (Fiat X1/9 Dallara), tutti sette compresi in appena 13 secondi. Al di là dei tempi, di vetture da ammirare ce ne sono tante.

Domani la gara prenderà il via alle 10, un’ora prima del solito, quindi anche il pubblico dovrà anticipare i propri movimenti rispetto alle edizioni passate, poiché la strada chiuderà alle ore 8,30. Comincerà l’apripista Fabrizio Ferrari (Peugeot 207), che salirà con accanto a sé Arianna Degasperi, la vincitrice del concorso promosso dall’associazione “Un sogno per vincere”, poi toccherà alle vetture storiche, quindi sfileranno 42 auto di prestigio, fra le quali ci sarà una stupenda Ferrari FXX, preparata appositamente dai meccanici di Maranello. Infine spazio alle moderne. Il biglietto di ingresso per chi accede alla zona di gara costa 15 euro e dà diritto ad una copia di un giornale, all’elenco iscritti e all’adesivo ufficiale dell’edizione 2015.

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