Comunicato finale RFC South Europe 2023
Foto di Fls Offroad
L’8^ edizione del R FC South Europe organizzata da Fls Offroad si è tenuta dal 25 al 28 maggio 2023 e si è rivelata la più impegnativa con ben 22 prove: tre al prologo che si è tenuto nell’area adiacente il campo base gentilmente concesso dalla “Sagre dal Gjal”, otto il venerdì, due notturne, otto il sabato e una la domenica, all’interno di due circuiti diversi per tipologia di fondo e per tecnica; oltre 50 km totali di tracciato (trasferimenti esclusi) in 4 giornate di gara, rocce, discese e risalite, vere e proprie fangaie hanno messo a dura prova veicoli ed equipaggi, nonché i team di supporto accolti al campo base. A rendere più viscido il tracciato si è aggiunta una breve pioggia il venerdì sera che ha complicato ulteriormente le prove in notturna.
I veicoli che partecipano al RFC South Europe sono sempre più performanti e robusti, ed è una vera competizione e sfida anche per l’organizzazione, che si impegna per tanti mesi nel creare un tracciato all’altezza delle loro aspettative, senza dimenticare il fattore più importante della sicurezza, oltre a quello della salvaguardia del territorio. Non dimentichiamo che ci troviamo in una zona turisticamente importante, i Colli Orientali del Friuli Venezia Giulia, dove le aziende lavorano meticolosamente su migliaia di ettari di terreno per la produzione di vini pregiati e apprezzati in tutto il mondo.
Il RFC South Europe, da 8 anni, è ospite di quattro delle più importanti e premiate aziende vinicole: Cadibon, La Viarte, Perusini e Valle e gode del patrocinio del Comune di Corno di Rosazzo.La gara è stata combattuta senza tregua e con tutte le forze da piloti, navigatori e team di assistenza fino all’ultima speciale. Il fondo insidioso e i passaggi tecnici da superare necessitavano di una eccellente esperienza di guida in off road e della consapevolezza di dover risparmiare eccessivi sforzi a motori, cambi, verricelli e pneumatici. I team di assistenza hanno dovuto lavorare sodo anche fino a notte fonda per poter portare le macchine allo start dei circuiti. La nuova formula di gara ha dato la possibilità di completare le classifiche ogni giorno, agevolando la strategia degli equipaggi e velocizzando il calcolo di tempi e punteggi.
Tra i 18 iscritti, suddivisi in due categorie ( una fino a 2000 cc e l’altra oltre 2000 cc ) hanno vinto il Red Team composto da Dario Lacchio e Jan Furlan per la over 2000 con 14.180 punti e il Fenix Team composto da Steven Giusti e Mirko Alba per la under 2000 con 16.620 punti.
Classifiche
UNDER 2000 cc
1° Giusti/Alba #23 Suzuki Samurai – punti 17.570
2° China/Bortolussi #22 Suzuki Samurai – punti 15.890
3° Samì/Radice #55 Suzuki Samurai – punti 2.410
4° Fanani/Eifelli #21 Suzuki Samurai 1.6 16v – RIT
5° Otelli/Liborio #24 Toyota LJ70 – RIT
OVER 2000 cc
Over 2000:
1° Lacchio/Furlan #31 Land Rover Proto – punti 15.130
2° Bartolucci/Borzi #30 Deftek Ultra4 268 – punti 14.520
3° Tadini/Nozzolini #48 Proto Red Evo – punti 11.850
4° Azzini/Corti #62 Jeep TJ – punti 10.290
5° Sylvain/Tournaud #25 Suzuki SJ 410 – punti 9.080
6° Giaccaglia/Pelliccioni #52 Toyota Proto – punti 7.640
7° Moni/Sereni #28 Jeep Renegade – punti 2.870
8° Wulz/Schafer #49 Proto Buggy – punti 2.200
9° Guidoni/Moccia #54 Jeep TJ 1980 – RIT
10° Moro/Chapuis #29 Toyota BJ Proto – RIT
11° Lari/Lari #32 Land Rover Def Proto – RIT
12° De Carolis/Ohm #61 Suzuki Vitara MPower – RIT
Simone Cognini vincitore della scorsa edizione commenta ad una domanda sui social:
“Perché non hai guidato il tuo mezzo e lo hai lasciato a Dario, che peraltro, ha fatto benissimo. C’è una spiegazione?”
“Voglio molto bene a Dario quindi mi sono tolto una gioia per farlo felice, ha sofferto tanto e lavorato tantissimo assieme ad altri del Red team per modificare la macchina nell’assetto montando i nuovi coilover step 3 di HM4X4 che si sono dimostrati vincenti”
Vincere il RFC South Europe sia da pilota e sia da navigatore passa sicuramente alla storia , il Red Team vanta ad oggi il maggior numero di vittorie. La parola al vincitore Dario Lacchio navigato da Jan Furlan: “dura e sofferta per me questa avventura, ma nello stesso tempo una rivincita per la mia vita dopo un anno tutt’altro che facile. Comunque gara impeccabile come sempre, ho apprezzato molto un prologo guidato e con prova tecnica, quest’anno è stata ancora più dura perché si correva 6 ore al giorno. Questo ha permesso di divertirci di più ma bisognava sapere gestire bene forze e macchina con i tempi di riparazione strettissimi. Se non si ha un buon team dietro e un buon meccanico non si riesce”.
Sono state giornate intense per Il Team DEFTEK 4×4 su Ultra4 268 guidato da Ferdinando Bartolucci e navigato da Leonardo Borzi, partiti subito in pole position dopo un ottimo tempo del prologo, hanno condotto la gara sempre velocissimi nelle prove speciali fino a conquistare il podio al 2° gradino con 14.520 punti, un ribaltamento la causa di un’importante perdita di tempo.
Racconta Luigi Azzini al ritorno della sua seconda partecipazione al RainForest South Europe a bordo della sua Jeep Tj 4.0 rossa: “Sono stati quattro giorni di compagnia, di gruppo, di confronti, di solidarietà, quattro giorni intensi di impegno e concentrazione in gara, dando libero sfogo alle proprie capacità e alla passione dell’off road. Io e il mio copilota Ivan Corti, nonostante qualche difficoltà e sosta forzata a causa di una rottura, non abbiamo mollato e a testa alta siamo riusciti a portarci a casa la il 4° posto con 10.290 punti; consapevoli che si può sempre fare meglio, siamo fieri del nostro operato, carichi e sicuri di voler tornare la prossima edizione. Non dimentico oltretutto di aver avuto l’onore di conoscere il patron del Rain Forest Challenge, Luis Wee… meglio di così!? Grazie per questo evento, è sempre un piacere esserci”.
Alessandro Guidoni: Io e Sergio Moccia siamo partiti sabato pomeriggio, alla prova veloce del prologo abbiamo perso una ruota si sono tranciate le colonnine, l’abbiamo riparata e il venerdì mattina siamo ripartiti, alla seconda speciale si è rotto il blocco anteriore e ci siamo dovuti ritirare invece Andrea Giaccaglia e Patrizio Pelliccioni erano quarti fino a sabato mattina, ma hanno rotto la frizione e hanno dovuto abbandonare anche loro.
Fenix Racing Team che si porta a casa la vittoria in categoria under 2000 con 15.130 punti con l’equipaggio Giusti/Alba su Suzuki Sj e un 3° posto con 11.850 punti in categoria over 2000 con l’equipaggio Tadini/Nozzolini a bordo del Proto Red Evo, “Un doppio podio frutto di un lavoro tempestivo e meticoloso dei nostri meccanici e della stretta collaborazione con le aziende che ci supportano” raccontano.
Si riconferma un solido equipaggio quello formato da China/Bortolussi su Suzuki Samurai che si piazzano al 2° posto con 15.890 punti, mentre ritiro sofferto per il Team Lippi su Suzuki Samurai 1.6 16v, che nonostante l’ottima partenza delle prime prove piazzandosi in 5^ posizione, soffre poi di rotture importanti. Un 3° posto di tutto rispetto alla sua prima edizione lo guadagna l’equipaggio Samì/Radice del Team BDS Custom su Suzuki Samurai con 2.410 punti. Sfortuna invece per Otelli/Liborio su Toyota LJ70, per De Carolis/Ohm su Suzuki Vitara Mpower e Lari/Lari su Land Rover Def Proto che sono costretti al ritiro per problemi meccanici.
Dalla Francia sono giunti 2 equipaggi, il Team Generation BJ Moro/Chapuis già campioni nel 2019 e un nuovo equipaggio Tournaud/Lebouchard 5° classificato con 9080 punti su Suzuki Sj 410 che raccontano: “è andata molto bene nonostante alcuni problemi meccanici. Bella organizzazione, evento molto bello con un terreno ideale e passaggi molto interessanti. L’accoglienza dell’organizzazione è stata davvero molto buona, torneremo di sicuro e porteremo con noi altri equipaggi francesi”.
Uno spettacolo entusiasmante per il pubblico presente sono state sicuramente le volate sulle whoops di Bartolucci, Tadini, Wulz e Moni e l’area del prologo si prestava molto bene come teatro, altrettanto interessante ammirare la mobilità dei veicoli nella prova tecnica.
Un onore riavere come supervisore e testimonial il patron dell’evento madre “Rainforest Challenge Grand Final”, Luis Wee che, giunto direttamente dalla Malesia, ha trascorso le giornate di gara in compagnia dello staff e del pubblico, scambiando emozioni e scatti fotografici con tutti i presenti. Ha inoltre premiato ufficialmente i vincitori e confermato il buono loro riservato per l’iscrizione alla gara malesiana.