Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa

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Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa

GIZA – L’emozione di terminare il Pharaons Rally alle Piramidi di Giza è una cosa unica nel panorama dei rally raid. Emozione ancora più grande per i vincitori dell’edizione 2015: Nasser Al Attiyah/Mathieu Baumel (QAT/FRA – Mini All4 Racing) tra le auto, Jakub Piatek (POL – KTM) tra le moto e Mohammed Abu Issa (QAT – Honda) tra i quad.

Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa
Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa
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Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa
Al Pharaons Rally la magia delle piramidi di Giza accoglie Al Attiyah, Piatek e Abu Issa

L’ultima tappa del Pharaons 2015 è partita questa mattina dall’Oasi di Baharia per una speciale di 339 chilometri, prova che tradizionalmente riserva sempre qualche sorpresa. E la tradizione stava per giocare un brutto scherzo a Mohammed Al Balooshi (ARE – KTM), il pilota che aveva dominato le prime tre tappe e che ieri aveva perso la leadership per un errore di navigazione. Un problema di alimentazione alla sua KTM poco prima del CP1 lo ha costretto a spingere la moto per cinque chilometri, arrivando al traguardo un’ora e mezzo dopo il vincitore di tappa Jakub Piatek.

Fortunatamente è riuscito a mantenere la terza posizione assoluta. Piatek ha così potuto festeggiare la sua prima vittoria Mondiale, salendo sul gradino più alto del podio assieme a Chavo Salvatierra (BOL – KTM) e Mohammed Al Balooshi. Nella categoria quad Mohammed Abu Issa (QAT – HONDA), forte di un vantaggio di dodici minuti sul polacco Rafal Sonik POL – Yamaha), oggi ha dovuto solo controllare per assicurarsi la vittoria finale. Oltre al vincitore della scorsa Dakar, assieme a lui sul podio è salito il francese Antoine Lecomte (Yamaha).

La classe oltre è stata vinta dal lettone Alvis Lecis, davanti a Tommaso Biondi e a Cesare Francolini.

Nessuna sorpresa invece tra le auto. Non è servita la vittoria di giornata a Yazeed Al Rajhi (SAU – Toyota), così come il secondo posto del russo Vladimir Vasilyev (RUS – Mini) per insidiare il primato di Nasser Al Attiyah, che alla vigilia contava un vantaggio di 10 minuti. Con la terza posizione di tappa, il “principe del deserto” si è assicurato la vittoria finale davanti al saudita Al Rajhi e al russo Vasilyev, dopo un’appassionante battaglia durata cinque giorni.

Vittoria nella classe T2 è stata vinta dal Libanese residente ad Abu Dhabi, Emil Khneisser, davanti al Kazako del Team Tecnosport Denis Berezovskiy.
Raul Orlandini è invece il vincitore della T3.

Va così in archivio l’edizione 2015 del Pharaons Rally, gara che ancora una volta ha dimostrato di essere “differente”. L’Egitto, la sua storia, un deserto che cambia continuamente la sua fisionomia, il bivacco in perfetto stile africano, l’atmosfera familiare…. Ma soprattutto il Pharaons Rally 2015 ha dimostrato che correre in Egitto non solo è bellissimo, ma anche sicuro. Pharaons is different!

Nasser Al Attiyah (QAT – Mini): “Giornata facile oggi. Abbiamo controllato la gara senza fare alcun errore. E’ stata una tappa bella e veloce, ma in fondo la velocità media è stata molto elevata in tutta la gara. Amo questo rally come amo ritornare in Egitto e ovviamente amo vincere. Il Pharaons ha una buona fama e ci sono molti ottimi piloti qui, così è una bella sensazione vincere la gara e celebrare davanti alle Piramidi. Bel complesso abbiamo mantenuto una buona strategia per tutto il rally, passando in testa dal secondo giorno.”

Yazeed Al Rajhi (SAU – Toyota): “Volevamo prendere Vasilyev e dopo 30 chilometri abbiamo visto la sua povere. Ma poi abbiamo bucato e perso un po’ di tempo. Così ho spinto a fondo per riprenderlo e abbiamo guidato assieme tra le dune. Lo ho passato proprio alla fine delle dune e lo ho tenuto dietro. E’ stata una gara molto bella, ho fatto molta esperienza che sarà utile per il futuro. Ottimo rally e ottima organizzazione.”

Vladimir Vasilyev (RUS – Mini): “La prima parte della tappa era buona, ma dopo le dune abbiamo forato dovendoci fermare a sostituire la ruota. Ma siamo contenti di aver terminato e di essere sul podio. Abbiamo dimostrato di poter combattere e abbiamo terminato una gara veramente bella. E adesso? La battaglia continua!”

Jakub Piatek (POL – KTM): “E’ fantastico, non riesco ancora a crederci! E’ il mio primo Pharaons e gli altri piloti sono più veloci di me, ma ho potuto battagliare ad armi pari e sono riuscito a batterli. Forse perché ho commesso un solo errore in tutta la gara e gli altri di più. Oggi era una tappa molto veloce, la giornata più rapida di tutto il rally.”

Chavo Salvatierra (BOL – KTM): “La giornata non è stata così male, ma la gara è stata complicata, per le nuove regole che sono assurde. Amo questo rally, è il mio terzo Pharaons e mi piace molto anche l’Egitto, le sue dune e l’atmosfera della gara. Il secondo posto va bene, ma ovviamente puntavo alla vittoria.”

Mohammed Al Balooshi (ARE – KTM): “All’inizio della tappa ero in testa ma poi, a 9 chilometri dal rifornimento, ho avuto un problema con i serbatoi posteriori. Ho provato a risolvere il problema, ma dopo quattro chilometri la moto si è fermata ancora. Ho deciso di spingerla, di non arrendermi. Ho spinto questa moto pesante, come se non ci fosse un domani! Non ho vinto, ma ho ottenuto la terza posizione. Sono comunque contento.”

Mohammed Abu Issa (QAT – Honda): “La mia gara è stata consistente e molto divertente, ho fatto moltissima esperienza qui in Egitto, che è la cosa più importante. Questa gara è un’ottima preparazione per la Dakar, tanta navigazione a CAP, tanti chilometri. Ho imparato molto ed ovviamente sono soddisfattissimo del risultato.”

Rafal Sonik: (POL – Yamaha): “Finalmente un giorno liscio… All’inizio non era semplice, ma alla fine è andato tutto bene. Se devo fare un paragone con le altre gare, posso dire che è più facile vincere le altre. E’ la mia quarta volta qui ed ho vinto solo un’edizione. I primi due anni ho avuto un sacco di problemi, e mi chiedevo cosa sarebbe successo quest’anno. Non è bello perché non mi ha fatto correre con tranquillità… Ma anche questo è il bello delle corse.”

CLASSIFICA FINALE
MOTO

1. PIATEK JAKUB (POL ) KTM 17.44.59
2. SALVATIERRA JUAN CARLOS (BOL) KTM 0.03.19
3. BALOOSHI MOHAMMED (ARE) KTM 450 1.36.04
4. ABU-ISSA MOHAMMED (QAT) HONDA 2.20.03
5. GAGGIANI ANDREA (ITA) KTM 2.27.25
6. SONIK RAFAL (POL) YAMAHA 2.27.50
7. NIFONTOVA ANASTASIYA (RUS) HUSQVARNA 3.39.47
8. LECIS ALVIS (LVA) KTM 500 EXC 5.17.17
9. LECOMTE ANTOINE (FRA) YAMAHA 7.26.15
10. BIONDI TOMMASO (ITA) KTM 10.59.17

AUTO
1. AL-ATTIYAH NASSER/BAUMEL MATHIEU (QAT/FRA) MINI ALL4 RACING 14.00.02
2. AL-RAJHI YAZEED/GOTTSCHALK TIMO (SAU/DEU) TOYOTA HILUX OVERDRIVE 0.06.33
3. VASILYEV VLADIMIR/ZHILTSOV KONSTANTIN (RUS/RUS) MINI ALL4 RACING 0.08.18
4. DABROWSKI MAREK/CZACHOR JACEK (POL/POL) TOYOTA HILUX OVERDRIVE 0.55.59
5. ZAPLETAL MIROSLAV/MARTON MACIEJ (CZE/POL) H3 EVO VII 1.08.05
6. VARELA REINALDO/GUGELMIN GUSTAVO (BRA/BRA) TOYOTA HILUX OVERDRIVE 1.14.05
7. VAN LOON ERIK/ROSEGAAR WOUTER (NLD/NLD) MINI ALL4 RACING 1.34.31
8. SAZONOV YURIY/SAKHIMOV ARSLAN (KAZ/KAZ) HUMMER H3 EVO 1.48.32
9. SZALAY BALAZS/LAKLOTH ALADAR (HUN/HUN) OPEL MOKKA 3.25.44
10. ORLANDINI RAUL/BLANCO EDUARDO (PER/ESP) TOYOTA HILUX 6.06.18

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