Il mondo dell’automobilismo sportivo piange Piero Lavazza, storico preparatore piemontese che è deceduto dopo una grave malattia oggi all’età di 74 anni.
In Piemonte Lavazza era conosciuto da chiunque abbia seguito a qualunque titolo i rally dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Il suo nome, però, ha superato i confini regionali ed è diventato famoso in tutta Italia ed oltre grazie soprattutto al lavoro che Piero svolse come preparatore di versioni elaborate della Fiat 500, stradali e da competizione.
Nato durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, Lavazza si innamorò ben presto dei motori, e sperimentò le sue prime conoscenze tecniche ed ingegneristiche in vari ambiti, dall’aeromodellismo (fu campione italiano), alle corse sui kart fino alle vetture di serie.
Fu corridore fin dalla giovanissima età, e impegnava tra corse e lavori in officina ogni ora che il lavoro in banca gli concedeva. Dal garage allestito nella sua abitazione iniziarono ad uscire motori elaborati che destarono ben presto l’attenzione di amici e piloti per i risultati che promettevano.
Aprì la prima officina ufficiale nel 1968 a Torino, e da quel momento fu un crescendo continuo di lavori e di successi. Sotto le sue abili mani passarono i motori e gli altri componenti di svariati modelli di vetture destinate alle competizioni più svariate: oltre alle già ricordate Fiat 500, possiamo citare Fiat X1/9, Lancia Fulvia, Stratos e soprattutto la Fiat 127, che rappresentò l’auto che caratterizzò la seconda parte della sua carriera di preparatore. Lavazza offriva anche un servizio di noleggio per le competizioni, e furono in tanti a vincere gare di alto livello grazie ai bolidi messi a disposizione dal preparatore piemontese.
Testate, trasmissioni, alberi a cammes, centraline ed iniezioni non avevano segreti per Piero Lavazza, che spesso dimostrava una fantasia incredibile, come nel caso della Fiat Ritmo che venne allestita con due motori per competere al meglio nelle gare sul ghiaccio (e che possiamo considerare l’antesignana delle moderne vetture ibride da competizione che montano un motore elettrico in aggiunta al classico propulsore termico).
Sul finire degli anni ’80 lavorò anche per l’Alfa Romeo e per la Maserati, mentre le sue officine, sempre più grandi ed importanti, si susseguivano, fino ad arrivare alla realizzazione della Lavazza Tecno di Cherasco. Per qualche anno fu anche alle dipendenze di Virgilio Conrero, altro grande personaggio delle preparazioni sportive del secolo scorso.
I funerali di Piero Lavazza si terranno lunedì 29 settembre alle ore 14 presso la Chiesa dei Picchi, vicino allo stabilimento della Lavazza Tecno.