66° Trento Bondone nuovo record e solita vittoria di Faggioli ecco come è andata
Classifica http://www.fdariz.net/trento2016/results.html?wt=5779467468bf3
Nel gruppo CN Achille Lombardi partiva da favorito, anche alla luce di una netta superiorità espressa in prova, ma in una toccata ha rotto un cerchio della sua Osella PA 21 EVO e ha dovuto lasciare strada al calabrese Luca Ligato (Osella PA 21 EVO Honda), sesto assoluto. Un’uscita è stata fatale anche al trentino Matteo Moratelli, che ha dovuto abbandonare, chiudendo senza sorrisi un week end davvero avaro di soddisfazioni. Dietro a Ligato si sono così piazzati, nel gruppo, il padovano Francesco Turatello sulla Osella PA 21 e il piacentino Severino Gallini sulla Tatuus PY 012 con motore Honda.
Tornando alla classifica generale, dietro al ceco Milan Svoboda (Lola Zytek F. 3000), compare Diego Degasperi, che si impone fra le monoposto di classe 2000, mostrando un feeling sempre più marcato con la sua Lola Honda. Nona posizione per il siciliano Luigi Bruccoleri sulla Osella PA 2000 Honda, che ha accusato problemi di freni i quali già in prova stavano per costargli cari, completa la top ten un altro pilota di casa, quale Adolfo Bottura su Osella FA 30 Zytek, che non ha centrato il proprio record personale come si era prefisso.
Duello tutto trentino nello spettacolare gruppo GT, nel quale l’assegnazione del primato si è risolto in un derby fra la Porsche GT3 di Marco Cristoforetti e la Porsche 997 di Giuseppe Ghezzi, alla fine divisi da appena 4 secondi a favore del noneso, che ha così concesso il bis dopo il successo del 2015. Terza piazza di gruppo e affermazione tra le GT Cup per Luca Gaetani su Ferrari 458.
Ha dato spettacolo l’Alfa 155 V6 di Marco Gramenzi nel gruppo E1-E2SH, che ha vinto senza difficoltà grazie allo stop di Marco Iacoangeli (Bmw 320i), dovuto al surriscaldamento del motore. Seconda piazza per il trentino Michael Valentini sulla Peugeot 207 Super 2000, che ha vinto il gruppo E1 Italia, terza di Silvio Longhi (Ford Mondeo Superturismo), anch’essa di classe 2000. In classe 1600 affermazione per l’esperto veneto Michele Ghirardo sempre molto concreto sulla Honda Civic.
Nel gruppo A una notte di lavoro dei meccanici ha permesso a Tiziano Nones di prendere il via dopo che i problemi alla centralina elettrica avevano bloccato la sua Citroen C4 WRC in prova. Il trentino ha bissato il successo del 2015, precedendo la leader della classifica Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer Evo VIII), autrice di un’ottima prestazione. Bronzo per l’esperto veneto Ivano Cenedese (Renault Clio RS).
Anche nel gruppo N sul gradino più alto del podio è finito un trentino, in questo caso di origine sorrentina: stiamo parlando di Antonino “O Play” Migliuolo su Mitsubishi Lancer EVO, che ha prevalso di un soffio sull’altoatesino Rudi Bicciato, appena 43 centesimi. Per lui questa è la prima vittoria al Bondone dopo dieci anni di tentativi. Completa il podio la Mitsubishi Lancer di Francesco Allieri.
Ivan Pezzolla ha vinto in gruppo Racing Start RSTB, seconda piazza alla sua prima volta al Bondone per l’altro pugliese della Fasano Corse Giacomo Liuzzi.
Da ricordare che l’associazione “Un sogno per Vincere” ha portato in gara Antonio Lopez e Stefano Zanardelli, entrambi su Mini Cooper Jcw. Un’esperienza che non dimenticheranno mai.
Infine fra le vetture storiche primo successo alla Trento – Bondone in carriera per il rodigino Giovanni Ambroso, che ha portato la sua Osella PA 9/90 a superare l’agguerritissima concorrenza di Jean Marie Almeras (Porsche 935), superandolo di 8 secondi. Terzo gradino del podio per il levicense Remo Decarli (Fiat X1/9 Dallara), ormai abbonato a questa piazza.
Simone Faggioli (1° classificato assoluto 66ª Trento-Bondone)
«Io imbattibile? Non c’è nessuno di imbattibile. Si corre conto il tempo e si cerca di fare il meglio possibile. Vincere qui con il nuovo record è una gioia incredibile perché la Trento-Bondone è una delle gare più difficili. Voglio dedicare il successo al mio team e alla mia famiglia: l’inizio di stagione è stato particolarmente difficile sotto il profilo della messa a punto, ma ora siamo riusciti a trovare il giusto assetto. Finalmente siamo usciti dal “tunnel”. Non ho vinto io soltanto, ma è stata una vittoria di gruppo. Ora sono a un passo dal record di successi di Nesti e sarebbe bello riuscire a eguagliare un mito come lui. Andre sotto i 9 minuti? Non è facile. Ogni anno riesco ad abbassare il mio record di qualche secondo, ma è chiaro che più si va avanti e più diventa difficile migliorarsi. Ora mi godo questa giornata. Ogni edizione della Trento-Bondone è un’avventura diversa e c’è sempre da soffrire, anche se questo è obiettivamente un bel soffrire. Da domani si guarda avanti, al campionato italiano e all’Europeo: nel circuito continentale ci aspettano due gare molto veloci e so che con Merli ci sarà da battagliare»
Christian Merli (2° classificato assoluto 66ª Trento-Bondone)
«È arrivato l’ennesimo secondo posto, ma questa volta è stato già un miracolo essere al via. La Trento-Bondone è sempre la Trento-Bondone e non potevo permettermi di mancare. I meccanici hanno lavorato tutta la notte e hanno fatto qualcosa di incredibile per permettermi di essere in gara. La macchina non era ovviamente al 100%, ma non potevo chiedere di più. Abbiamo sistemato tutto quello che si poteva e non è stato facile. In prova sabato avevo un po’ di sovrasterzo e l’avantreno era molto preciso. Oggi il contrario e di conseguenza non era facile esprimersi al meglio. Ora guardo alle prossime gare del campionato Europeo: sono a pari punti con Faggioli e il mio principale obiettivo sarà quello. Cercare di giocarmela fino in fondo»
Michele Fattorini (3° classificato assoluto 66ª Trento-Bondone)
«Era la prima volta per me alla Trento-Bondone, che è la gara di casa per il mio team. Sono super contento: sabato abbiamo fatto le prove con la pioggia e nemmeno nel migliore dei sogni potevo pensare a un risultato e a un tempo del genere. Scendere sotto i 9’45” all’esordio è veramente un grande risultato, frutto di uno splendido lavoro della squadra. Per questa macchina era solamente la quarta gara e settimana dopo settimana stiamo migliorato. Ho sempre sentito parlare della Trento-Bondone come dell’“università delle cronoscalate” e, ora che sono riuscito a partecipare, ho capito il perché. Una gara bella e difficile, nella quale è quasi impossibile essere perfetti. Davvero non mi aspettavo di vivere una giornata del genere. Stupendo»
Luca Ligato (6° classificato assoluto e 1° classificato gruppo CN)
«Sabato in prova abbiamo avuto alcuni problemi a livello di elettronica: mi si è spenta la macchina e mi sono dovuto fermare a metà percorso. Nonostante questo, sono riuscito a fare una bella gara e sono soddisfatto sia del tempo finale che della prestazione. Purtroppo è mancato il duello con Lombardi. Sarebbe stato ancora più bello e stimolante, ma la Trento-Bondone bella lo è di suo. Bella veramente»
Diego Degasperi (8° classificato assoluto)
«Ero partito con l’obiettivo di fare un tempo sotto i 10’10”, che sulla carta ritenevo sufficiente per entrare nella top 10. Ci sono riuscito e per me è già un successo. Il percorso sabato pomeriggio era in condizioni ottimali: oggi era più caldo ed era leggermente più scivoloso. Ho optato per una mescola di gomme un po’ più dure e qualcosa ho pagato in termini cronometrici, ma ho preferito dare priorità alla sicurezza»
Adolfo Bottura (10° classificato assoluto)
«Sono soddisfatto della mia prova e ci tenevo a fare un buon risultato, anche perché la gara di casa ha sempre un sapore particolare. Quella di sabato è stata una giornata complicata, ma siamo riusciti a trovare una buona messa a punti e alla fine il decimo posto va bene, nonostante negli ultimi 3 km abbia dovuto fare i conti con il surriscaldamento dei freni. Anzi, per poco non ho migliorato il mio personale: ci riproverò l’anno prossimo»
Antonino Migliuolo (1° classificato gruppo N)
«Finalmente è arrivata la prima vittoria di gruppo alla Trento-Bondone. Ho vinto gare un po’ dappertutto, ma qui non ero mai riuscito a salire sul primo gradino del podio. L’anno scorso fui secondo per soli 37 centesimi, quest’anno ho vinto per 4 decimi. Sono contento di essere riuscito a sfatare questo tabù. Unico neo il tempo un po’ alto, ma cercheremo di capire cosa non ha funzionato. Più di così oggi non si poteva fare e sono contento che sia bastato per la vittoria»
Rudy Bicciato (2° classificato gruppo N)
«Quando al termine di una gara primo e secondo sono distanziati di soli 4 decimi è come aver vinto in due. Sono contento di essere arrivato in cima: se poi, alla mia età, si riesce anche a vincere, tanto meglio, ma va bene così. Mi lascia un po’ perplesso il tempo di gara e voglio capire il motivo. Con questa macchina sono riuscito a salire due volte in 11’13”, oggi in 11’30”. O sono io che non sono peggiorato nella guida o c’è stato qualche problema»
Tiziano Nones (1° classificato gruppo A)
«Pensavo addirittura di dover rinunciare a partire, perché sabato nelle prove ho avuto problemi al motore e alla centralina. Siamo riusciti a recuperare un motore nuovo a Varese e sono riuscito a divertirmi. La Trento-Bondone è una gara che riesce sempre a darmi grandi emozioni. Quando si vince sono ancora maggiori»
Gabriella Pedroni (2ª classificata gruppo A)
«Una grandissima soddisfazione e un gran tempo, che mi porta al livello dei migliori driver con Mitsubishi. Mi sarebbe piaciuto poter competere alla pari con Nones, ma ho comunque dimostrato quanto tengo alla Trento-Bondone e al campionato italiano. Voglio provare a vincerlo e penso di avere le carte in regola per farlo, macchina affidabile ed entusiasmo. Un ringraziamento particolare va anche al pubblico, che qui è sempre numerosissimo e calorosissimo. Mi ha dato una ulteriore spinta»
Maurizio Pioner (1° classificato gruppo E1A)
«La soddisfazione più grande, al di là del successo di gruppo, è quella di aver portato all’arrivo un gioiello che ha vinto sei titoli iridati consecutivi. Per me vale già tanto, la vittoria è un valore aggiunto. È una macchina molto impegnativa, che va guidata. Proprio per questo, se arriva anche un risultato, non si può che essere contenti»
Marco Cristoforetti (16° assoluto e 1° classificato gruppo GT)
«Ho fatto qualche errore nella prima parte di gara, ma nella seconda metà sono riuscito a esprimermi al meglio delle mie capacità. Nelle prove di sabato Giuseppe Ghezzi me le aveva suonate, quindi finché non lo ho visto tagliare il traguardo non ho potuto esultare. Arrivare in cima è sempre difficile alla Trento-Bondone, non a caso tre anni fa persi la gara per un errore al terzultimo tornante»
Giuseppe Ghezzi (2° classificato gruppo GT)
«Lo scorso anno fermai il cronometro sul tempo di 11’06”, quest’anno sui 10’53”. Cristoforetti mi è arrivato ancora una volta davanti, ma mi sto avvicinando sempre di più a lui e l’anno prossimo voglio riprovarci. Devo complimentarmi con lui. Io faccio gare in pista e la Trento-Bondone è l’unica competizione in salita a cui partecipo. Per noi trentini ha un sapore particolare e siamo contenti di essere riusciti a onorare al meglio la gara di casa»
Michael Valentini (1° classificato gruppo E1)
«Alla settima partecipazione sono finalmente riuscito a vincere nel gruppo E1 e penso di essere riuscito a farlo grazie alla mia miglior prestazione di sempre. Ho guidato veramente bene. Il pubblico avrebbe probabilmente voluto vedere qualche freno a mano in più. Sabato me lo sono concesso, ma oggi ho preferito guidare pulito, perché se si vuole fare il tempo è la cosa migliore da fare. L’esperienza, maturata anno dopo anno, aiuta, anche se ogni volta c’è qualcosa da scoprire»Anno dopo anno esperienza maturata aiuta. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire
Giovanni Ambroso (1° classificato Auto Storiche)
«Ho preso parte a molte edizioni della Trento-Bondone: finora era riuscito a conquistare due secondi posti e quest’anno sono finalmente riuscito a vincerla. Sono doppiamente contento, perché ho preceduto uno dei miti che hanno fatto la storia di questa gara. È un onore salire sul podio insieme ad Almeras»
Jean Marie Almeras (2° classificato Auto Storiche)
«La Trento-Bondone è sempre una corsa straordinaria, la più bella d’Europa in assoluto, sia come percorso che come organizzazione. Per questo torno sempre volentieri qui. Quest’anno ho l’obiettivo di vincere il campionato europeo Auto Storiche, un risultato che ho già centrato con le auto moderno. L’anno prossimo? Sarò sicuramente ancora al via»
Remo Decarli (3° classificato Auto Storiche)
«Nonostante qualche problema alla macchina, è andato tutto bene. È la terza volta che salgo sul gradino più basso del podio e mi piacerebbe riuscire a scalare almeno una posizione. Per farlo, però, devo sbagliare di meno e partire più concentrato. Ho commesso errori che non dovevo compiere»
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Il re delle cronoscalate Simone Faggioli aggiunge un’altro alloro nel proprio ricco palmares e lo fa a modo suo, dominando la 66ª Trento-Bondone automobilistica e, soprattutto, stabilendo il nuovo record della competizione. Il fuoriclasse fiorentino alla guida della sua potente Norma M20 Fc Zytek ha infatti migliorato di ben 3 secondi il precedente primato, che aveva fatto registrare dodici mesi fa, fermando il cronometro sul tempone di 9’07”66, dopo aver affrontato i 17,3 km del percorso definito da tutti l’università delle gare in salita.
Ancora sul podio il trentino di Fiavè Christian Merli, che con la sua Osella Fa30 ha chiuso in piazza d’onore, con in distacco di 31’44” dal vincitore, dimostrando ancora una volta di avere un gran talento e, purtroppo, molti problemi in più sulla propria vettura: i danni rimediati nell’incidente di sabato sono infatti stati riparati solo in parte, pur avendo i suoi meccanici lavorato tutta la notte. La vera sorpresa della giornata è però rappresentata dal giovanissimo umbro Michele Fattorini, alla sua prima Trento-Bondone, con una Osella PA 2000 Evo, addirittura terzo assoluto a 36”55 dal dominatore di giornata. Il 26enne umbro di Porano, nuovo rampollo di casa Osella, si è permesso il lusso di precedere di oltre 4 secondi Domenico Scola, più volte sul podio nelle ultime edizioni della Bondone.
Seguono nell’assoluta il sempre sorprendente Federico Liber su Gloria C8P Evo, Luca Ligato su Osella PA21 Evo (vincitore del gruppo CN), il ceco Milan Svoboda su Lola Evo Judd e il trentino Diego Degasperi, ottavo nella generale sulla sua Lola Honda, complessivamente soddisfatto anche se con un tempo più alto delle sue attese.
Particolarmente combattuta la sfida del gruppo GT, dove ha trionfato il clesiano Marco Cristoforetti su Porsche 911 GT3 R, con il tempo di 10’49”16, più veloce di 3”99 nei confronti di Giuseppe Ghezzi su Porsche 997 GT3R.
Per quanto riguarda il Gruppo A limpida vittoria del trentino Tiziano Nones su Citroen C4 con il tempo di 10’59”62, davanti all’altra trentina, Gabriella Pedroni su Mitsubishi Lancer Evo VIII, leder del campionato italiano, con un distacco di 12”76. Nel Gruppo B affermazione del beneventino con passaporto trentino Antonino Migliuolo su Mitsubishi Lancer Evo 9, che ha fermato il cronometro sul tempo di 11’29”93, precedendo di soli 43 centesimi l’esperto bolzanino Rudy Bicciato.
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È di Simone Faggioli il miglior tempo fissato nelle prove della Trento – Bondone numero 66, che si disputerà domani a partire dalle ore 10. Il pilota fiorentino, che difenderà una corona calata sul suo capo a Vason nel lontano 2010 e da allora non più sottrattagli da alcuno, ha coperto i 17,3 chilometri del percorso con il tempo di 9’26”46, fissato nella seconda prova, quella che ha permesso alle vetture moderne di correre con asfalto asciutto e quindi di staccare tempi credibili. Nella prima sono salite sotto una pioggia tambureggiante, da metà percorso in poi, che ha scoraggiato alcuni, impedito di salire ad altri (quelli che non sono riusciti a cambiare le gomme in tempo) e rallentato non poco chi è arrivato al traguardo. Fra i tanti che non sono giunti a Vason c’è anche Christian Merli, che ha toccato con l’anteriore destro a metà percorso (dopo la curva della croce) e ha preferito non proseguire per non peggiorare la situazione, mentre Domenico Scola, Franco Cinelli, Gino Pedrotti, Emanuele Farris e Giancarlo Graziosi, non sono partiti per evitare rischi forse inutili.
Per tutti il proposito, a quel punto, è diventato quello di puntare sulla seconda prova. Il problema, per Merli è stato che non tutti i pezzi necessari per la riparazione erano disponibili e quindi il fiavetano ha dovuto suo malgrado rinunciare a chiudere la giornata con un riscontro cronometrico, mentre Scola si è dovuto fermare dopo poche curve per un guaio meccanico. Una notte di lavoro attende i meccanici di entrambi.
Il secondo tempo assoluto risulta quindi quello fissato da Federico Liber su Gloria C8P Evo, un confortante 10’08”97, che ribadisce il feeling del veronese con questo tracciato, dove lo scorso anno chiuse al quarto posto. Bella prova anche per il giovane umbro del Trentino Team Michele Fattorini, che ha portato la sua Osella Pa 2000 Evo al terzo tempo (10’10”65), dopo qualche problema tecnico (batteria) nella prima manche. Soddisfatto della propria seconda prova anche Diego Degasperi, che pur avendo usato gomme logorate, ha coperto la distanza da Montevideo a Vason in 10’13”27, dando l’impressione di poter migliorare ancora domani. Di valore anche il quinto posto di Achille Lombardi (Osella Pa 21 S), il migliore fra le biposto CN, giunto ad un soffio da Degasperi (10’13”93). Dopo Milan Svoboda (Lola Evo Judd), sesto con 10’24”1, troviamo un altro trentino, Adolfo Bottura (Osella Fa 30 Zytek), che si è giocato sul filo dei centesimi la settima piazza con il decano Franco Cinelli (Lola B99/50 Evo Judd): 10’25”08 il tempo del primo, 10’25’11 quello del secondo. Ottimi test anche per lo “slalomista” piacentino Alessandro Tinaburri sulla piccola Formula Gloria C8 Evo (nono in 10’44”85) e per il roveretano d’adozione Sante Ostuni, decimo in 10’46”58 con la Radical Rs4 che conosce ancora poco.
Nel gruppo GT ha fatto la voce grossa Giuseppe Ghezzi (Porsche 997 Gt3 R), che ha sfidato l’amico Marco Cristoforetti (Porsche 911 Gt3 R), precedendolo di quasi cinque secondi: 11’01”08 contro 11’05”74.
Nel gruppo A Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer Evo VIII) si è conquistata il miglior tempo sul filo dei decimi, precedendo il greco Mario Xanthakos (Ford Fiesta R5 Evo) di 80 centesimi: nella prima manche la driver di San Michele all’Adige non era riuscita a prendere il via. Il loro diretto avversario Tiziano Nones si è fermato per problemi alla centralina elettronica nel corso del primo test e non ha potuto affrontare il secondo.
Nel gruppo N l’espertissimo Lino Vardanega (Mitsubishi Lancer Evo X) è risultato il più veloce (12’53”69), ma in gara dovrà vedersela con Rudi Bicciato e Antonino Migliuolo “O Play”, (entrambi su Mitsubishi Lancer Evo 9), che hanno effettuato dei semplici test nella sola seconda manche.
Nella prima manche hanno preso il via per prime, come prevede il regolamento, le vetture storiche, che sono riuscite a salire quasi tutte con strada asciutta o moderatamente bagnata, solo alla fine la pioggia si è fatta insistente e ha scoraggiato qualcuno degli ultimi concorrenti (i più veloci) a mettersi alla prova. Il più veloce è risultato il trentino Remo Decarli (Fiat X1/9 Dallara) in 12’11”45, che ha lasciato Harald Mössler (Steyr Puch König Berg Spyder) a 15 secondi, seguito da Giorgio Tessore (Porsche 911) a 28 secondi. Poi, nella seconda prova, il giudice di gara e la commissione Csai hanno deciso, per problemi legati al tempo disponibile, di far partire solo i concorrenti che avevano saltato la prima, ovvero Jean Marie Almeras sulla mitica Porsche 935, che ha staccato il miglior tempo assoluto di giornata, 12’10”22, Agostino Iccolti (Porsche 911 Rs), che si è inserito al terzo posto dietro a Decarli con 12’17”64 e Giovanni Ambroso (Osella PA 9/90), quinto davanti a Tessore con 12’38”33. Alcuni piloti di vetture storiche, che avrebbero voluto disputare anche la seconda manche, hanno protestato per il fatto di non aver potuto risalire sulle vetture, contribuendo ad allungare non poco i tempi complessivi della giornata.
Numerose le vetture che si sono fermate per problemi tecnici, una (la Peugeot 106 di Alberto Ravanelli) si è ribaltata, mentre l’Osella Pa 2000 Evo di Luigi Bruccoleri è finita nel prato di una casa. Nessuna conseguenza per i piloti.
Dovremo attendere la giornata di domani (start alle ore 10), quindi, per assistere ad un confronto fra Faggioli, Merli e Scola. I biglietto di ingresso per seguire la 66ª Trento – Bondone costa 15 euro, la strada verrà chiusa alle ore 8,30.