Pilota italiano o straniero? Auto storica o classica? Queste le risposte che la gara storica del Ponente, valida per il Campionato Italiano ed Europeo Rally deve dare. Portando in riva al mare le vetture regine dei rally del passato.
SANREMO (IM) – È senza dubbio una semplificazione. Italiano o straniero? Auto Storica (costruita entro il 1980) o Auto Classica (costruita fra il 1981 ed il 1990)? In queste domande sta il quesito principale su chi vincerà la 31esima edizione del Sanremo Rally Storico; ma di motivi di interesse e di sfida la gara del Ponente Ligure, valida per il Campionato Italiano ed Europeo Rally Storici, in programma venerdì 8 e sabato 9 aprile, ne propone molteplici.
La prima eterna domanda è se ad imporsi sarà un pilota italiano o se invece, ancora una volta, sul palco arrivi di piazza Adolfo Rava suonerà un inno diverso da quello di Mameli. Il Sanremo è il secondo appuntamento del Campionato Europeo Rally Storici che ha esordito in Spagna con il Rally Costa Brava a meta marzo nella stessa giornata di gara del Vallate Aretine, prova di apertura del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. E così, complice un calendario poco attento che ha messo in contemporanea due gare di grande interesse agonistico, il confronto diretto fra chi insegue il titolo europeo e chi ambisce al tricolore è rimandato a Sanremo.
In Spagna ha vinto la Ford Sierra Cosworth di Daniel Alonso Villaron e Salvadores Belzunces (una vettura della categoria Auto Classiche), davanti alla Porsche Carrera di Valter Jensen e Erik Pedersen, due norvegesi vecchie conoscenze del Rally di Sanremo Storico; quindi la Lancia Rally Gruppo B di Serge Cazaux e Vincent Clavier. Scarsa la presenza italiana che ha avuto il suo equipaggio meglio classificato in Claudio Covini e Andrea Brega, Lancia Rally, rallentati da una pesante penalità che li ha fatti precipitare all’11° posto nella classifica generale dalla quinta piazza che hanno occupato per metà gara. I due hanno preceduto di una posizione un abituale frequentatore del campionato europeo, Antonio “Nello” Parisi con Giussy D’Angelo a caccia dell’ennesimo titolo continentale con la loro Porsche 911 S di Primo Raggruppamento; a seguire Carlo Fiorito e Marco Maria Calegari, con l’altrettanto anziana BMW 2002 Ti.
La gara toscana ha visto il netto successo del pilota preparatore siciliano Domenico “Mimmo” Guagliardo, con Francesco Granata alle note, sulla Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Secondo Raggruppamento (Auto Storica). Guagliardo ha avuto ragione di uno spettacolare sammarinese Denis Colombini, affiancato da Michele Ferrara, che ha deliziato se stesso ed il pubblico con la su BMW M3 (Auto Classica), riuscendo anche ad imporsi in tre prove speciali. Se Guagliardo e Colombini hanno fatto gara a sé, si è risolta solo sull’ultima prova del rally la sfida fra “Lucky”-Fabrizia Pons (Lancia Delta 16V) e Nicholas Montini-Romano Belfiore, Porsche 911 RSR di Secondo Raggruppamento. Con uno scatto da vecchio leone qual è “Lucky” sulla Rassinata disputata alla luce del tramonto, il veneto è riuscito a ribaltare il risultato a suo favore ai danni del giovane pilota lombardo, mentre non è mai entrato nei giochi che contano il bresciano “Pedro” con la seconda Lancia Delta 16V. E proprio le prestazioni di “Lucky” e “Pedro” aprono il discorso se al Sanremo vedremo ancora svettare una vettura di epoca “storica” come la Porsche di Guagliardo o una più giovane Lancia Delta 16V del Quarto Raggruppamento cui la federazione ha dato semaforo verde per il titolo italiano ad inizio anno, dopo averle ammesse alla partenza dei rally in via sperimentale anche nella scorsa stagione. Nell’edizione 2015 del Sanremo Rally Storico le Delta 16V non riuscirono ad avvicinare la Porsche 911RS di Matteo Musti e Francesco Granata e la Lancia Stratos di Erik Comas e Jano Vesperini, autori di una rimonta spettacolare nella seconda tappa, con Pedro-Baldaccini (Delta 16V) che si dovettero accontentare del quarto posto. Fuori dal podio.
Osservato speciale al Sanremo Rally Storico sarà il piacentino Riccardo Canzian, affiancato da Giuseppe Fiori, che al Vallate Aretine ha effettuato una gara di grandissimo spessore con la Opel Kadett GT/E Gruppo 4 chiudendo nono assoluto. Un risultato sorprendente se si considera che il ventiduenne emiliano era praticamente all’esordio fra le storiche ed alla sua ottava gara in carriera. A Sanremo dovrebbero convergere anche alcune delle vetture del Primo Raggruppamento, quello riservato alle vetture più anziane costruite fino al 1969. In Toscana si sono presentate quattro di queste antiche signore, con successo di Massimo Giuliani e Claudia Sora, con la Lancia Fulvia HF, davanti alla Porsche 911 S di Marco Dell’Acqua ed Emanuele Paganoni. Speriamo che il sole di Sanremo convinca questi monumenti del rallismo storico a presentarsi al via da Piazzale Adolfo Rava venerdì pomeriggio, 8 aprile.
31° Sanremo Rally Storico – Giovedì 7 aprile è la giornata dedicata alle verifiche sportive e tecniche che avverranno nel pomeriggio in Piazzale Adolfo Rava di Sanremo (ore 15.00-18.30). Anche le storiche avranno la possibilità di effettuare lo Shake Down a San Romolo fra le 14.30 e le 17.30 di giovedì. Due le tappe in programma per Rally Storico. La prima scatterà dalla Vecchia Stazione alle ore 15.47 di venerdì 8 aprile e terminerà in Piazza Borea d’Olmo alle 21.37 dopo aver percorso 147.17 km di cui 67.52 suddivisi in sei prove speciali con un riordino alla Vecchia Stazione a partire dalle ore 18.34. La seconda tappa lascerà San Remo alle ore 8.40 di sabato mattino e affronterà altri 328 km di gara di cui 84,92 delle cinque prove speciali. Tradizionale riordino con buffet ad Oneglia, presso lo stabilimento Olio Carli alle ore 14; alle ore 18.38 sul palco arrivi della Vecchia Stazione si festeggerà il vincitore del Sanremo Rally Storico 2016.